Si tratta di una preziosa cinquecentina dell'Odissea volgarizzata in dialetto fiorentino, con un bel frontespizio con cornice abbellita da due putti, e una bella marca sul frontespizio con una tartaruga che tiene sul guscio una vela con impresso un giglio fiorentino, e in basso stampata l'iniziale B, insieme al motto: «Festina lente». L'Odissea, in greco antico ????????, è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all'opera di Omero, e narra le vicende di Odisseo - o Ulisse, con il nome latino - dopo la fine della Guerra di Troia, raccontata nell'Iliade. L'opera è stata presumibilmente composta nella Ionia d'Asia intorno al IX secolo a.C., anche se alcuni autori pensano che risalga al 720 a.C. L'originale più antico risale alla fine dell'VIII secolo a.C., ed è questo che il tiranno ateniese Pisistrato utilizzò quando, nel VI secolo a.C., decise di dare forma scritta ad un poema che fino ad allora era appartenuto alla tradizione orale. I filologi alessandrini suddivisero il poema in 24 capitoli, assegnando a ciascuno di essi una lettera dell'alfabeto greco. L'Odissea è un libro fondamentale per Giambattista Vico, che si serve dei poemi omerici per la ricostruzione del tempo «oscuro e favoloso», e che, a partire dalla redazione del 1730 della Scienza nuova, pone Omero e la questione dei caratteri poetici al centro della sua opera e della sua riflessione, individuando nel poeta greco non già una singola individualità, bensì l'espressione e la testimonianza epica della sapienza poetica del popolo greco.

Omero, L'Odissea d'Homero tradotta in volgare fiorentino da m. Girolamo Baccelli, in Firenze, nella stamperia del Sermartelli, 1582.

Alessia Scognamiglio
2019

Abstract

Si tratta di una preziosa cinquecentina dell'Odissea volgarizzata in dialetto fiorentino, con un bel frontespizio con cornice abbellita da due putti, e una bella marca sul frontespizio con una tartaruga che tiene sul guscio una vela con impresso un giglio fiorentino, e in basso stampata l'iniziale B, insieme al motto: «Festina lente». L'Odissea, in greco antico ????????, è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all'opera di Omero, e narra le vicende di Odisseo - o Ulisse, con il nome latino - dopo la fine della Guerra di Troia, raccontata nell'Iliade. L'opera è stata presumibilmente composta nella Ionia d'Asia intorno al IX secolo a.C., anche se alcuni autori pensano che risalga al 720 a.C. L'originale più antico risale alla fine dell'VIII secolo a.C., ed è questo che il tiranno ateniese Pisistrato utilizzò quando, nel VI secolo a.C., decise di dare forma scritta ad un poema che fino ad allora era appartenuto alla tradizione orale. I filologi alessandrini suddivisero il poema in 24 capitoli, assegnando a ciascuno di essi una lettera dell'alfabeto greco. L'Odissea è un libro fondamentale per Giambattista Vico, che si serve dei poemi omerici per la ricostruzione del tempo «oscuro e favoloso», e che, a partire dalla redazione del 1730 della Scienza nuova, pone Omero e la questione dei caratteri poetici al centro della sua opera e della sua riflessione, individuando nel poeta greco non già una singola individualità, bensì l'espressione e la testimonianza epica della sapienza poetica del popolo greco.
2019
Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e scientifico moderno - ISPF
Vico - Omero - Odissea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/378507
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