La Ragion poetica, data alle stampe nel 1708, è un libro molto importante, che si compone di un'Introduzione, dove l'Autore ricostruisce la storia di Roma antica e tratteggia la sua proposta estetica, offrendo un'analisi stilistica e semantica dei lemmi immagine, immaginazione, fantasia; del testo Delle antiche favole, già pubblicato a Roma nel 1696, nel quale indaga le origini e il senso della poesia antica e moderna; di una Nota al testo e di un Apparato variantistico; ed infine di un Commento. In Appendice, Gravina aggiunge il commento del Discorso sopra l'Endimione, vero e proprio incunabolo del Delle antiche favole, la cui edizione congiunta mette in evidenzia la coerenza e l'evoluzione della proposta dell'Autore, in relazione ai diversi stimoli che gli offriva l'ambiente romano nell'ultimo scorcio del secolo XVII
Gian Vincenzo Gravina, Di Vincenzo Gravina giurisconsulto Della ragion poetica Libri Due, in Roma, presso Francesco Gonzaga, 1708.
2019
Abstract
La Ragion poetica, data alle stampe nel 1708, è un libro molto importante, che si compone di un'Introduzione, dove l'Autore ricostruisce la storia di Roma antica e tratteggia la sua proposta estetica, offrendo un'analisi stilistica e semantica dei lemmi immagine, immaginazione, fantasia; del testo Delle antiche favole, già pubblicato a Roma nel 1696, nel quale indaga le origini e il senso della poesia antica e moderna; di una Nota al testo e di un Apparato variantistico; ed infine di un Commento. In Appendice, Gravina aggiunge il commento del Discorso sopra l'Endimione, vero e proprio incunabolo del Delle antiche favole, la cui edizione congiunta mette in evidenzia la coerenza e l'evoluzione della proposta dell'Autore, in relazione ai diversi stimoli che gli offriva l'ambiente romano nell'ultimo scorcio del secolo XVIII documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.