From the 10th to the 15th century, the castle of Marmilla was part of the southern defensive system of the Kingdom of Arborèa. It controlled an important strategic sector: it represented the power on the outskirts of the State, controlled the plains historically devoted to agricultural production and presided over the communication route. It is a fortification, on the top of a steep hill, built with considerable economic resources justified by its strategic importance. The fortification characterized the landscape of which it was part, being influenced in turn: it gave the name to the administrative district of which it was the capital and then to the geographical subregion. As in the protohistoric era the Barumini nuragic complex, this manor conditioned the surrounding landscape, which has always been devoted to the production of grain and organized in an economically sufficient balance between the small village, cultivated fields and vegetable gardens along the river; so this district was always among the major producers of wheat and among the highest economic resources for those who governed it. Abandoned for centuries, the castle was removed from the shared heritage of the community of Las Plassas. The recent scientific interest aroused by its history and the territory has allowed to resew once again the link between it and the present community; its structures have been the subject of studies from military architecture and materials points of view; a geoarchaeological survey project attested the intensive use of the territories relevant to the castle from early history up to the present day. In 2013 a multimedia museum has been established, the MudA, which, telling the story of the castle, describes the landscape and daily life of the people who inhabited it.

Dal X al XV secolo il castello di Marmilla fece parte del sistema difensivo meridionale del Regno di Arborèa e ne controllava un importante settore strategico, anche dal punto di vista economico: rappresentava il potere alla periferia dello Stato, controllava le pianure storicamente votate alla produzione agricola e presidiava la via di comunicazione dalle pianure del Campidano alle propaggini del Sarcidano. Si tratta di una fortificazione costruita in cima a una ripida collina, con ingenti risorse economiche, giustificate dalla sua importanza strategica. La fortificazione caratterizzò il paesaggio di cui faceva parte, venendone a sua volta influenzata: diede il nome alla circoscrizione amministrativa di cui fu capoluogo e poi alla subregione geografica ancor oggi nota con quel coronimo. Come in epoca protostorica fece il complesso nuragico di Barumini, questo maniero condizionò il paesaggio circostante, da sempre votato alla produzione granaria e organizzato in equilibrio economicamente sufficiente tra piccolo villaggio, distese coltivate e orti lungo il fiume; così questa circoscrizione fu sempre fra le maggiori produttrici di grano e fra le più alte risorse economiche per chi la governò anche grazie alla vigile presenza deterrente delle possenti strutture del castello. Abbandonato per secoli, il castello venne rimosso dal patrimonio condiviso della comunità di Las Plassas, rischiando più volte che i suoi ruderi fossero abbattuti. Il recente interesse scientifico suscitato dalla sua storia e dal territorio ha permesso di ricucire il legame con la comunità; le sue strutture sono state oggetto di studi dal punto di vista dell'architettura militare e dei materiali; un progetto d'indagine geoarcheologica ha attestato l'utilizzo intensivo dei territori pertinenti al castello dalla protostoria fino ai giorni nostri. Nel 2013 è sorto un museo multimediale, il MudA, che, raccontando la storia del castello nel Regno di Arborèa, descrive paesaggio e vita quotidiana delle genti che lo abitarono.

The castrum Marmillae: a border castle and a garrison of Arborea's agricultural resources / Il castrum Marmillae: un castello di confine e presidio delle risorse agricole arborensi

GIOVANNI SERRELI;
2017

Abstract

From the 10th to the 15th century, the castle of Marmilla was part of the southern defensive system of the Kingdom of Arborèa. It controlled an important strategic sector: it represented the power on the outskirts of the State, controlled the plains historically devoted to agricultural production and presided over the communication route. It is a fortification, on the top of a steep hill, built with considerable economic resources justified by its strategic importance. The fortification characterized the landscape of which it was part, being influenced in turn: it gave the name to the administrative district of which it was the capital and then to the geographical subregion. As in the protohistoric era the Barumini nuragic complex, this manor conditioned the surrounding landscape, which has always been devoted to the production of grain and organized in an economically sufficient balance between the small village, cultivated fields and vegetable gardens along the river; so this district was always among the major producers of wheat and among the highest economic resources for those who governed it. Abandoned for centuries, the castle was removed from the shared heritage of the community of Las Plassas. The recent scientific interest aroused by its history and the territory has allowed to resew once again the link between it and the present community; its structures have been the subject of studies from military architecture and materials points of view; a geoarchaeological survey project attested the intensive use of the territories relevant to the castle from early history up to the present day. In 2013 a multimedia museum has been established, the MudA, which, telling the story of the castle, describes the landscape and daily life of the people who inhabited it.
2017
Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - ISEM
978-88-572-3732-9
Dal X al XV secolo il castello di Marmilla fece parte del sistema difensivo meridionale del Regno di Arborèa e ne controllava un importante settore strategico, anche dal punto di vista economico: rappresentava il potere alla periferia dello Stato, controllava le pianure storicamente votate alla produzione agricola e presidiava la via di comunicazione dalle pianure del Campidano alle propaggini del Sarcidano. Si tratta di una fortificazione costruita in cima a una ripida collina, con ingenti risorse economiche, giustificate dalla sua importanza strategica. La fortificazione caratterizzò il paesaggio di cui faceva parte, venendone a sua volta influenzata: diede il nome alla circoscrizione amministrativa di cui fu capoluogo e poi alla subregione geografica ancor oggi nota con quel coronimo. Come in epoca protostorica fece il complesso nuragico di Barumini, questo maniero condizionò il paesaggio circostante, da sempre votato alla produzione granaria e organizzato in equilibrio economicamente sufficiente tra piccolo villaggio, distese coltivate e orti lungo il fiume; così questa circoscrizione fu sempre fra le maggiori produttrici di grano e fra le più alte risorse economiche per chi la governò anche grazie alla vigile presenza deterrente delle possenti strutture del castello. Abbandonato per secoli, il castello venne rimosso dal patrimonio condiviso della comunità di Las Plassas, rischiando più volte che i suoi ruderi fossero abbattuti. Il recente interesse scientifico suscitato dalla sua storia e dal territorio ha permesso di ricucire il legame con la comunità; le sue strutture sono state oggetto di studi dal punto di vista dell'architettura militare e dei materiali; un progetto d'indagine geoarcheologica ha attestato l'utilizzo intensivo dei territori pertinenti al castello dalla protostoria fino ai giorni nostri. Nel 2013 è sorto un museo multimediale, il MudA, che, raccontando la storia del castello nel Regno di Arborèa, descrive paesaggio e vita quotidiana delle genti che lo abitarono.
Castle
landscape
agriculture
Kingdom of Arborèa
Marmilla
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/379098
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