G. SERRELI, Il castello di Marmilla dal Regno di Arborèa al Regno di 'Sardegna e Corsica': un baluardo militare e una sentinella e delle produzioni dei commerci, in C. French, R.T. Melis, G. Serreli, F. Sulas (edd.), Sa Massarìa. Ecologia storica dei sistemi del lavoro contadino in Sardegna, Cagliari 2017

The Castle of Marmilla was not only a valid bastion on the southern frontier of the Kingdom of Arborèa, but also a looming presence in the homonymous, peripheral district and the neighboring ones to watch over the rich agricultural productions of the fertile, surrounding countryside. Since the first mention, it is possible to appreciate the potential of the district in the production of cereals and pulses, manifest since proto-historical times and persistent through the following periods. That is why it was constantly the focus of the attention by the major Mediterranean powers, especially during the Middle Ages. These rich productions were indispensable to pursue the aggressive policy that allowed the Arborean Kingdom to hold its ground against at the greatest power of the 14th century: the Crown of Aragon.

Il Castello di Marmilla non fu solo un valido baluardo di confine a meridione del Regno di Arborèa, ma anche una presenza incombente sulla periferica circoscrizione omonima e su quelle contermini, per vigilare sulle ricche produzioni agricole del fertile territorio circostante. Fin dalla prima attestazione è possibile seguire le potenzialità della circoscrizione nella produzione di grano e leguminose, evidenti fin dalla protostoria e proseguita nelle varie epoche; è per questo che fu continuamente oggetto delle attenzioni delle maggiori potenze mediterranee, soprattutto durante il Medioevo. Queste ricche produzioni furono imprescindibili per permettere la politica aggressiva con cui il Regno di Arborèa tenne testa per tutto il XIV secolo alla più grande potenza del secolo: la Corona d'Aragona.