Dall'hortus monasticus agli orti urbani. L'hortus modello di spiritualità, condivisione e produzione nella varietà del paesaggio medievale

The practice/the work of the vegetable garden accompanies man since his world takes on urban connotations, alternating throughout his history the concept of "culture" and "culture". The present contribution questions the garden in the Middle Ages as a model of spirituality and production in an era in which it represented an economic reality, widespread in the variety of the landscape and in society at all levels, but also an instrument capable of expressing the human experience in the natural field through a path of ideal and moral improvement.

La pratica dell'orto accompagna l'uomo da quando il suo mondo assume connotazioni urbane, alternando nel corso della sua storia il concetto di "coltura" e "cultura". Il presente contributo si interroga sull'orto nel Medioevo come modello di spiritualità e produzione in un'epoca in cui rappresentava una realtà economica, diffusa nella varietà del paesaggio e nella società a tutti i livelli, ma anche uno strumento capace di esprimere l'esperienza umana nel campo del naturale attraverso un percorso di perfezionamento ideale e morale.