Se per migrazioni interne intendiamo qualcosa di più di un semplice processo di svuotamento e di riempimento, occorre tornare sui territori, verificare che cosa cambia nel tempo e nello spazio prima, durante e dopo la successione dei movimenti di popolazione. Un buon punto di partenza per poterci misurare con questo approccio è quello dei contesti di partenza, quelle regioni e quelle province dove il dilagare dell'emigrazione dagli anni del dopoguerra a oggi ha mostrato indici di diffusione ragguardevoli e costanti. La Campania, tra tutte le regioni del Mezzogiorno, è quella che ha recentemente recuperato in termini occupazionali la quota precedente alla lunga recessione avviata nel 2008, mentre il contesto meridionale vede ancora una situazione di forte contrazione, con i casi più critici in Sicilia e Calabria.
Introduzione. Campania in movimento
Michele Colucci;Stefano Gallo
2020
Abstract
Se per migrazioni interne intendiamo qualcosa di più di un semplice processo di svuotamento e di riempimento, occorre tornare sui territori, verificare che cosa cambia nel tempo e nello spazio prima, durante e dopo la successione dei movimenti di popolazione. Un buon punto di partenza per poterci misurare con questo approccio è quello dei contesti di partenza, quelle regioni e quelle province dove il dilagare dell'emigrazione dagli anni del dopoguerra a oggi ha mostrato indici di diffusione ragguardevoli e costanti. La Campania, tra tutte le regioni del Mezzogiorno, è quella che ha recentemente recuperato in termini occupazionali la quota precedente alla lunga recessione avviata nel 2008, mentre il contesto meridionale vede ancora una situazione di forte contrazione, con i casi più critici in Sicilia e Calabria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.