Le due importanti aree sacre di contrada Marasà e di Casa Mirafioti dell'antica polis di Locri, se da un lato avevano offerto informazioni essenziali sulla storia, lo sviluppo edilizio, religioso e cultuale della città, dall'altro avevano finora lasciato un vuoto nella conoscenza del contesto urbano in cui erano inserite. Nuovi approcci di ricerca e l'applicazione di indagini integrate sono stati pensati per sviluppare una prima campagna di ricerche mirata alla rilettura delle planimetrie e, soprattutto, una più. dettagliata conoscenza dell'area immediatamente circostante i due santuari, finora mai oggetto di indagini non invasive. Il team dell'IBAM-CNR che ha affiancato quello della SNS impegnato sul campo è intervenuto per realizzare una prima analisi contestuale delle aree archeologiche oggetto dell'intervento di ricerca e un inquadramento topografico preliminare. Prospezioni geofisiche, rilevamento da drone e acquisizione con DGPS hanno consentito di elaborare un nuovo rilievo dell'area sia di quanto è visibile, sia soprattutto delle emergenze archeologiche ancora sepolte. I risultati hanno permesso di confermare, integrare e georeferenziare i dati sul tempio di c.da Marafiori di cui oggi non sono più visibili le tracce. Le indagini condotte nella vasta area di c.da Marasà, viceversa, hanno mostrato che il santuario si sviluppava probabilmente su un'area molto più vasta che potrebbe conservare ancora un gruppo consistente di thesauroi o anathemata nell'area sud-orientale e una vasta porzione di crolli relativi al tempio ad occidente dell'area di scavo.

Locri Epizefiri. Indagini geo-archeologiche. Nuovi dati sulle aree sacre di Marasà e Marafioti. Campagna 2016. Il contributo dell'IBAM-CNR

Giuseppe Cacciaguerra;Giovanni Leucci;Lara De Giorgi;
2017

Abstract

Le due importanti aree sacre di contrada Marasà e di Casa Mirafioti dell'antica polis di Locri, se da un lato avevano offerto informazioni essenziali sulla storia, lo sviluppo edilizio, religioso e cultuale della città, dall'altro avevano finora lasciato un vuoto nella conoscenza del contesto urbano in cui erano inserite. Nuovi approcci di ricerca e l'applicazione di indagini integrate sono stati pensati per sviluppare una prima campagna di ricerche mirata alla rilettura delle planimetrie e, soprattutto, una più. dettagliata conoscenza dell'area immediatamente circostante i due santuari, finora mai oggetto di indagini non invasive. Il team dell'IBAM-CNR che ha affiancato quello della SNS impegnato sul campo è intervenuto per realizzare una prima analisi contestuale delle aree archeologiche oggetto dell'intervento di ricerca e un inquadramento topografico preliminare. Prospezioni geofisiche, rilevamento da drone e acquisizione con DGPS hanno consentito di elaborare un nuovo rilievo dell'area sia di quanto è visibile, sia soprattutto delle emergenze archeologiche ancora sepolte. I risultati hanno permesso di confermare, integrare e georeferenziare i dati sul tempio di c.da Marafiori di cui oggi non sono più visibili le tracce. Le indagini condotte nella vasta area di c.da Marasà, viceversa, hanno mostrato che il santuario si sviluppava probabilmente su un'area molto più vasta che potrebbe conservare ancora un gruppo consistente di thesauroi o anathemata nell'area sud-orientale e una vasta porzione di crolli relativi al tempio ad occidente dell'area di scavo.
2017
Locri
geophysical survey
greek archaeology
magna grecia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/382276
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