Le ricerche condotte in Sicilia negli ultimi venti anni hanno recentemente acquisito dati importanti sulle fasi altomedievali dei contesti urbani e rurali. Nonostante ciò, i dati relativi alle produzioni ceramiche e soprattutto alla loro contestualizzazione rimangono poco studiati e indagati rispetto ad altri aspetti. Il contributo mira a fornire un quadro generale sulla presenza della ceramica a vetrina pesante altomedievale in Sicilia attraverso l'esame dei contesti di rinvenimento, delle aree di produzione, della distribuzione e del rapporto con il contesto socio-economico bizantino prima (VIII-IX secolo) e islamico poi (seconda metà IX-X secolo). Sebbene la fase di transizione (VI-VII secolo) dalle invetriate tardoantiche a quelle altomedievali sia ancora poco conosciuta, la ceramica a vetrina pesante del IX secolo rinvenuta in Sicilia delinea un quadro di distribuzione concentrato lungo la costa e quindi strettamente legato al commercio marittimo proveniente da Oriente e dall'Italia centro-meridionale. Allo stesso tempo, l'analisi contestuale dei rinvenimenti mostra che essa era presente sia nei principali centri urbani che nei grandi villaggi rurali prossimi alle aree costiere, evidenziando la dinamicità socio-economica di ampie parti del territorio regionale. L'esame dei contesti e le quantità dei rinvenimenti, inoltre, porta ad escludere l'ipotesi che esistesse una vasta produzione localizzata in Sicilia. Dalla prima metà del X secolo, la distribuzione di queste ceramiche mostra una forte contrazione delle attestazioni a causa della concorrenza delle coeve produzioni locali islamiche di fattura migliore. Nonostante ciò la documentazione archeologica sottolinea la vitalità della rotta commerciale che lega la Sicilia alle coste campane e laziali, aree di origine di tutti gli esemplari siciliani di questa fase.
La ceramica a vetrina pesante altomedievale in Sicilia: nuovi dati e prospettive di ricerca
Cacciaguerra Giuseppe
2009
Abstract
Le ricerche condotte in Sicilia negli ultimi venti anni hanno recentemente acquisito dati importanti sulle fasi altomedievali dei contesti urbani e rurali. Nonostante ciò, i dati relativi alle produzioni ceramiche e soprattutto alla loro contestualizzazione rimangono poco studiati e indagati rispetto ad altri aspetti. Il contributo mira a fornire un quadro generale sulla presenza della ceramica a vetrina pesante altomedievale in Sicilia attraverso l'esame dei contesti di rinvenimento, delle aree di produzione, della distribuzione e del rapporto con il contesto socio-economico bizantino prima (VIII-IX secolo) e islamico poi (seconda metà IX-X secolo). Sebbene la fase di transizione (VI-VII secolo) dalle invetriate tardoantiche a quelle altomedievali sia ancora poco conosciuta, la ceramica a vetrina pesante del IX secolo rinvenuta in Sicilia delinea un quadro di distribuzione concentrato lungo la costa e quindi strettamente legato al commercio marittimo proveniente da Oriente e dall'Italia centro-meridionale. Allo stesso tempo, l'analisi contestuale dei rinvenimenti mostra che essa era presente sia nei principali centri urbani che nei grandi villaggi rurali prossimi alle aree costiere, evidenziando la dinamicità socio-economica di ampie parti del territorio regionale. L'esame dei contesti e le quantità dei rinvenimenti, inoltre, porta ad escludere l'ipotesi che esistesse una vasta produzione localizzata in Sicilia. Dalla prima metà del X secolo, la distribuzione di queste ceramiche mostra una forte contrazione delle attestazioni a causa della concorrenza delle coeve produzioni locali islamiche di fattura migliore. Nonostante ciò la documentazione archeologica sottolinea la vitalità della rotta commerciale che lega la Sicilia alle coste campane e laziali, aree di origine di tutti gli esemplari siciliani di questa fase.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.