La Malattia di Parkinson (MP) è la più diffusa patologia caratterizzata da disturbi motori e la seconda più comune malattia neurodegenerativa dopo l'Alzheimer. La sua prevalenza aumenta progressivamente con l'età colpendo circa l'1% della popolazione con età superiore ai 60 anni e con maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine (Ascherio e Schwarzschild, Lancet Neurol 2016). I sintomi cardinali della MP: bradicinesia, ipo/acinesia, rigidità muscolare, tremore a riposo, sono caratterizzati da insorgenza asimmetrica e spesso accompagnati da instabilità posturale, disturbi nella parola e nella scrittura, postura flessa in avanti, andatura a piccoli passi e freezing. Tali sintomi sono conseguenza della neurodegenerazione progressiva dei neuroni dopaminergici (DAergici) della Sostanza Nera pars compacta che fa parte del circuito motorio dei nuclei della base. È interessante evidenziare che i sintomi della malattia si manifestano solo quando questa degenerazione eccede l'80%. Studi più recenti hanno messo in luce che altri neurotrasmettitori quali acetilcolina, noradrenalina, serotonina, glutammato e adenosina, sono implicati nella patogenesi della MP. Negli anni la terapia dei pazienti parkinsoniani è migliorata con l'introduzione di farmaci sintomatici da utilizzare sia nelle prime fasi della malattia che negli stadi avanzati ma a tutt'oggi non risulta ancora soddisfacente e non previene o rallenta la progressione della malattia.

Neurofarmacologia nel trattamento della Malattia di Parkinson e nuovi approcci farmacologici

Pinna Annalisa;Morelli Micaela
2019

Abstract

La Malattia di Parkinson (MP) è la più diffusa patologia caratterizzata da disturbi motori e la seconda più comune malattia neurodegenerativa dopo l'Alzheimer. La sua prevalenza aumenta progressivamente con l'età colpendo circa l'1% della popolazione con età superiore ai 60 anni e con maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine (Ascherio e Schwarzschild, Lancet Neurol 2016). I sintomi cardinali della MP: bradicinesia, ipo/acinesia, rigidità muscolare, tremore a riposo, sono caratterizzati da insorgenza asimmetrica e spesso accompagnati da instabilità posturale, disturbi nella parola e nella scrittura, postura flessa in avanti, andatura a piccoli passi e freezing. Tali sintomi sono conseguenza della neurodegenerazione progressiva dei neuroni dopaminergici (DAergici) della Sostanza Nera pars compacta che fa parte del circuito motorio dei nuclei della base. È interessante evidenziare che i sintomi della malattia si manifestano solo quando questa degenerazione eccede l'80%. Studi più recenti hanno messo in luce che altri neurotrasmettitori quali acetilcolina, noradrenalina, serotonina, glutammato e adenosina, sono implicati nella patogenesi della MP. Negli anni la terapia dei pazienti parkinsoniani è migliorata con l'introduzione di farmaci sintomatici da utilizzare sia nelle prime fasi della malattia che negli stadi avanzati ma a tutt'oggi non risulta ancora soddisfacente e non previene o rallenta la progressione della malattia.
2019
Istituto di Neuroscienze - IN -
Malattia di Parkinson
farmaci antiparkinson
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/382900
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