L'impatto delle onde di tempesta determina il distacco di massi dalle coste rocciose con processi diversi. La casistica a riguardo è ampia. Uno dei processi frequentemente segnalato in letteratura è l'azione delle onde di bore (Roeber e Briker, 2015; Cox et al., 2018; Whittaker et al., 2018). Il termine inglese bore, usato in origine per le onde di marea che risalgono controcorrente le foci fluviali, è ora utilizzato negli studi sui flussi idrici prodotti da onde marine che percorrono l'entroterra dopo aver oltrepassato la costa. Le equazioni che regolano l'idrodinamica di tali onde sono derivate da studi di ingegneria costiera (Hunt, 1959; Cox e Machemehl, 1896). In un precedente lavoro (Ciricugno et al., 2019) si è descritto un episodio di distacco e spostamento di un masso sulla costa di Torre Suda (Racale, prov. di Lecce). Avendo individuato la nicchia di distacco del masso, l'uso del modello proposto da Cox e Machemehl (1896) si è rivelato utile per stabilire l'energia delle onde impattanti la costa. Il risultato ottenuto è coerente con il valore dell'altezza dell'onda significativa misurata dalla stazione S. Maria di Leuca (codice WMO: 16360; codice ICAO: LIBY) del servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare. Si è finalizzata l'attività di indagine all'individuazione di un certo numero di massi ai quali associare le relative posizioni iniziali mediante osservazioni geologiche in sito verificando così anche la potenzialità del modello. In questa nota si espongono i risultati dell'applicazione del modello relativamente a una area di studio riguardante il tratto di costa compreso tra Torre Squillace e Sant'Isidoro (Nardò, prov. di Lecce), noto per la presenza di numerosi massi deposti da "onde catastrofiche" (Mastronuzzi e Sansò, 2000). L'obiettivo è consolidare il modello per lo studio della morfodinamica costiera, specie in vista dell'incremento di fenomeni meteorologici estremi, come i cicloni con caratteristiche tropicali (medicane), con conseguente accelerazione dei processi erosivi (Delle Rose et al., 2020). La nota è articolata come segue: l'area di studio è inquadrata nel secondo paragrafo; nel terzo paragrafo viene descritto il modello mentre nel quarto di espongono i dati geologici; infine, nel quinto paragrafo, si discutono i risultati.

Ipotesi sullo spostamento di massi costieri per effetto di onde di bore.

Marco Delle Rose;
2020

Abstract

L'impatto delle onde di tempesta determina il distacco di massi dalle coste rocciose con processi diversi. La casistica a riguardo è ampia. Uno dei processi frequentemente segnalato in letteratura è l'azione delle onde di bore (Roeber e Briker, 2015; Cox et al., 2018; Whittaker et al., 2018). Il termine inglese bore, usato in origine per le onde di marea che risalgono controcorrente le foci fluviali, è ora utilizzato negli studi sui flussi idrici prodotti da onde marine che percorrono l'entroterra dopo aver oltrepassato la costa. Le equazioni che regolano l'idrodinamica di tali onde sono derivate da studi di ingegneria costiera (Hunt, 1959; Cox e Machemehl, 1896). In un precedente lavoro (Ciricugno et al., 2019) si è descritto un episodio di distacco e spostamento di un masso sulla costa di Torre Suda (Racale, prov. di Lecce). Avendo individuato la nicchia di distacco del masso, l'uso del modello proposto da Cox e Machemehl (1896) si è rivelato utile per stabilire l'energia delle onde impattanti la costa. Il risultato ottenuto è coerente con il valore dell'altezza dell'onda significativa misurata dalla stazione S. Maria di Leuca (codice WMO: 16360; codice ICAO: LIBY) del servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare. Si è finalizzata l'attività di indagine all'individuazione di un certo numero di massi ai quali associare le relative posizioni iniziali mediante osservazioni geologiche in sito verificando così anche la potenzialità del modello. In questa nota si espongono i risultati dell'applicazione del modello relativamente a una area di studio riguardante il tratto di costa compreso tra Torre Squillace e Sant'Isidoro (Nardò, prov. di Lecce), noto per la presenza di numerosi massi deposti da "onde catastrofiche" (Mastronuzzi e Sansò, 2000). L'obiettivo è consolidare il modello per lo studio della morfodinamica costiera, specie in vista dell'incremento di fenomeni meteorologici estremi, come i cicloni con caratteristiche tropicali (medicane), con conseguente accelerazione dei processi erosivi (Delle Rose et al., 2020). La nota è articolata come segue: l'area di studio è inquadrata nel secondo paragrafo; nel terzo paragrafo viene descritto il modello mentre nel quarto di espongono i dati geologici; infine, nel quinto paragrafo, si discutono i risultati.
2020
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC - Sede Secondaria Lecce
altezza dell'onda significativa
formule idrodinamiche
morfodinamica costiera
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
prod_431881-doc_154408.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Ipotesi sullo spostamento di massi costieri per effetto di onde di bore.
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Nessuna licenza dichiarata (non attribuibile a prodotti successivi al 2023)
Dimensione 488.6 kB
Formato Adobe PDF
488.6 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/382917
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact