OBJECTIVE: construction of environmental indicators of air pollution suitable for epidemiological surveillance in 25 Italian cities for EpiAir2 project (2006-2010) and presentation of the results from a 10 years of surveillance system (2001-2010) in 10 Italian cities. DESIGN: data on particulate matter (PM and its fine fraction PM), nitrogen dioxide (NO), and ozone (O), measured in the 2006-2010 calendar period, were collected. Meteorological data needed to estimate unbiased measures of the effect of pollutants are: temperature, relative humidity (estimated "apparent temperature"), and barometric pressure. In continuity with the previous EpiAir project, the same criteria for the selection of monitoring stations were applied and standard methods to estimate daily environmental indicators were used. Furthermore, it was checked the adequacy of the selected data to represent the population exposure. SETTING AND PARTICIPANTS: EpiAir2 project, relativetothe period 2006-2010, involves the cities of Milano, Mestre-Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Cagliari, and Palermo, already included in the previous study. The city of Treviso, Trieste, Padova, Rovigo, Piacenza, Parma, Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Genova, Rimini, Ancona, Bari, Brindisi, and Napoli are added to the previous group. RESULTS: particulate matter concentrations have decreased in most cities during the study period, while concentrations of NO and ozone do not show a similar clear trend. The analysis of the trend showed annual mean values of PM higher than 40 ?g/m in some areas of the Po Valley, and annual mean values of NO higher than 40 ?g/m in the cities of Trieste, Milano, Padova, Torino, Modena, Bologna, Roma, and Napoli. CONCLUSION: the enlargement of the EpiAir project to 13 other cities has highlighted critical issues related to the different geographical areas under study. Results of EpiAir2 project point out the need of a monitoring system of air pollution concentrations in both urban and industrial sites, in order to obtain reliable estimates of exposure for resident populations and to evaluate the related time trend.

OBIETTIVO: fornire un quadro sintetico delle politiche di mobilità adottate negli ultimi anni (2006-2010) dalle amministrazioni di alcuni Comuni italiani attraverso la rilevazione degli interventi sulla mobilità urbana e relativa efficacia.DISEGNO E SETTING: i dati presentati si riferiscono alle quindici città inizialmente partecipanti al progetto EpiAir2: Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Palermo, Cagliari, Trieste, Genova, Ancona, Napoli, Bari.RISULTATI: da questa indagine emergono debolezze e punti di forza delle città italiane nell'affrontare il tema della mobilità sostenibile. Le modifiche della consistenza del parco circolante sono state accompagnate da un suo rinnovamento con conseguente riduzione dei veicoli rispondenti agli standard emissivi più vecchi, seppur con differenze marcate tra le varie città. Tra le debolezze più rilevanti nella gestione locale della mobilità urbana è da segnalare in primo luogo lo sviluppo ridotto di metropolitane e di sistemi tranviari e il ritardo nell'ammodernamento delle reti ferroviarie suburbane, che pongono le città italiane in una posizione evidentemente svantaggiata rispetto ad altre realtà urbane europee analoghe. Per quanto riguarda gli altri aspetti della mobilità urbana (offerta/domanda di trasporto pubblico, ZTL, zone pedonali, km di piste ciclabili, servizi di car sharing e bike sharing), si segnala una situazione estremamente disomogenea tra le varie città italiane. CONCLUSIONI: le disomogeneità tra le diverse realtà sono in parte spiegabili con le peculiarità strutturali e culturali locali, oltre che da una diversa attenzione "storica" alle problematiche ambientali e a un'estemporaneità delle scelte effettuate dalle rispettive amministrazioni. Pur in presenza di molte iniziative settoriali, pare sia mancata una strategia nazionale che, pur rispettosa del livello di autonomia locale, abbia fornito linee di indirizzo per affrontare in maniera adeguata e coordinata il tema della mobilità sostenibile e dell'inquinamento atmosferico da traffico veicolare.

Environmental indicators in EpiAir2 project: Air quality data for epidemiological surveillance|Indicatori ambientali nello studio EpiAir2: I dati di qualità dell'aria per la sorveglianza epidemiologica

Bonomolo A;
2013

Abstract

OBJECTIVE: construction of environmental indicators of air pollution suitable for epidemiological surveillance in 25 Italian cities for EpiAir2 project (2006-2010) and presentation of the results from a 10 years of surveillance system (2001-2010) in 10 Italian cities. DESIGN: data on particulate matter (PM and its fine fraction PM), nitrogen dioxide (NO), and ozone (O), measured in the 2006-2010 calendar period, were collected. Meteorological data needed to estimate unbiased measures of the effect of pollutants are: temperature, relative humidity (estimated "apparent temperature"), and barometric pressure. In continuity with the previous EpiAir project, the same criteria for the selection of monitoring stations were applied and standard methods to estimate daily environmental indicators were used. Furthermore, it was checked the adequacy of the selected data to represent the population exposure. SETTING AND PARTICIPANTS: EpiAir2 project, relativetothe period 2006-2010, involves the cities of Milano, Mestre-Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Cagliari, and Palermo, already included in the previous study. The city of Treviso, Trieste, Padova, Rovigo, Piacenza, Parma, Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Genova, Rimini, Ancona, Bari, Brindisi, and Napoli are added to the previous group. RESULTS: particulate matter concentrations have decreased in most cities during the study period, while concentrations of NO and ozone do not show a similar clear trend. The analysis of the trend showed annual mean values of PM higher than 40 ?g/m in some areas of the Po Valley, and annual mean values of NO higher than 40 ?g/m in the cities of Trieste, Milano, Padova, Torino, Modena, Bologna, Roma, and Napoli. CONCLUSION: the enlargement of the EpiAir project to 13 other cities has highlighted critical issues related to the different geographical areas under study. Results of EpiAir2 project point out the need of a monitoring system of air pollution concentrations in both urban and industrial sites, in order to obtain reliable estimates of exposure for resident populations and to evaluate the related time trend.
2013
Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare - IBIM - Sede Palermo
OBIETTIVO: fornire un quadro sintetico delle politiche di mobilità adottate negli ultimi anni (2006-2010) dalle amministrazioni di alcuni Comuni italiani attraverso la rilevazione degli interventi sulla mobilità urbana e relativa efficacia.DISEGNO E SETTING: i dati presentati si riferiscono alle quindici città inizialmente partecipanti al progetto EpiAir2: Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Palermo, Cagliari, Trieste, Genova, Ancona, Napoli, Bari.RISULTATI: da questa indagine emergono debolezze e punti di forza delle città italiane nell'affrontare il tema della mobilità sostenibile. Le modifiche della consistenza del parco circolante sono state accompagnate da un suo rinnovamento con conseguente riduzione dei veicoli rispondenti agli standard emissivi più vecchi, seppur con differenze marcate tra le varie città. Tra le debolezze più rilevanti nella gestione locale della mobilità urbana è da segnalare in primo luogo lo sviluppo ridotto di metropolitane e di sistemi tranviari e il ritardo nell'ammodernamento delle reti ferroviarie suburbane, che pongono le città italiane in una posizione evidentemente svantaggiata rispetto ad altre realtà urbane europee analoghe. Per quanto riguarda gli altri aspetti della mobilità urbana (offerta/domanda di trasporto pubblico, ZTL, zone pedonali, km di piste ciclabili, servizi di car sharing e bike sharing), si segnala una situazione estremamente disomogenea tra le varie città italiane. CONCLUSIONI: le disomogeneità tra le diverse realtà sono in parte spiegabili con le peculiarità strutturali e culturali locali, oltre che da una diversa attenzione "storica" alle problematiche ambientali e a un'estemporaneità delle scelte effettuate dalle rispettive amministrazioni. Pur in presenza di molte iniziative settoriali, pare sia mancata una strategia nazionale che, pur rispettosa del livello di autonomia locale, abbia fornito linee di indirizzo per affrontare in maniera adeguata e coordinata il tema della mobilità sostenibile e dell'inquinamento atmosferico da traffico veicolare.
Air Pollutants / analysis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/383847
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