Gli scavi condotti dall'Università di Catania sotto la direzione di Giovanni Rizza nella necropoli in contrada Siderospilia a Priniàs negli anni settanta del secolo scorso hanno restituito numerosi oggetti preziosi di ornamento in oro, argento, cristallo di rocca, pasta vitrea e pietre dure, rinvenuti sia nei corredi delle tombe, sia nei depositi contenenti resti di materiale combusto e metalli (frammenti di armi, vasi), adoperati probabilmente per rituali funebri connessi con il momento della sepoltura. Il presente contributo si incentra sulle oreficerie, attualmente in corso di studio, costituite sia da oggetti da indossare, quali pendenti, anelli, orecchini, sia da elementi applicati originariamente a vestiti e sudari. Si tratta di uno dei più rilevanti complessi di materiali di questo tipo, maggiore per numero e varietà a quelli provenienti dalle necropoli di Cnosso, e inferiore solo ai ricchi corredi di Eleutherna. La presenza all'interno della necropoli, soprattutto nella sua prima fase di vita, di oggetti d'oro, spesso associati con oggetti di bronzo, fornisce una serie di interessanti informazioni sullo status e la ricchezza degli abitanti del centro di Priniàs agli inizi del primo millennio a.C. ed è sintomatico di contatti con il mondo esterno, in particolare con Cipro. È probabile che i primissimi esempi siano arrivati a Priniàs dall'esterno, seguendo il flusso delle influenze e delle importazioni orientali che in questo periodo sembrano coinvolgere diversi aspetti della cultura materiale cretese.
The Gold of Prinias
2020
Abstract
Gli scavi condotti dall'Università di Catania sotto la direzione di Giovanni Rizza nella necropoli in contrada Siderospilia a Priniàs negli anni settanta del secolo scorso hanno restituito numerosi oggetti preziosi di ornamento in oro, argento, cristallo di rocca, pasta vitrea e pietre dure, rinvenuti sia nei corredi delle tombe, sia nei depositi contenenti resti di materiale combusto e metalli (frammenti di armi, vasi), adoperati probabilmente per rituali funebri connessi con il momento della sepoltura. Il presente contributo si incentra sulle oreficerie, attualmente in corso di studio, costituite sia da oggetti da indossare, quali pendenti, anelli, orecchini, sia da elementi applicati originariamente a vestiti e sudari. Si tratta di uno dei più rilevanti complessi di materiali di questo tipo, maggiore per numero e varietà a quelli provenienti dalle necropoli di Cnosso, e inferiore solo ai ricchi corredi di Eleutherna. La presenza all'interno della necropoli, soprattutto nella sua prima fase di vita, di oggetti d'oro, spesso associati con oggetti di bronzo, fornisce una serie di interessanti informazioni sullo status e la ricchezza degli abitanti del centro di Priniàs agli inizi del primo millennio a.C. ed è sintomatico di contatti con il mondo esterno, in particolare con Cipro. È probabile che i primissimi esempi siano arrivati a Priniàs dall'esterno, seguendo il flusso delle influenze e delle importazioni orientali che in questo periodo sembrano coinvolgere diversi aspetti della cultura materiale cretese.| File | Dimensione | Formato | |
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