Focus sulla problematica La conoscenza esaustiva dello stato di conservazione di un'opera (conoscenza materica, precedenti interventi, fenomeni di alterazione / degrado) implica l'adozione di un approccio diagnostico multidisciplinare. Un requisito stringente è la replicabilità delle analisi nel rispetto della minima invasività. L'avanzamento tecnologico degli ultimi dieci anni ha permesso lo sviluppo di tecniche di indagine non distruttive e portatili con elevate prestazioni - comparabile con la strumentazione da banco in termini di risoluzione spettrale, accuratezza e affidabilità della misura - consentendo prestazioni diagnostiche avanzate direttamente on site. L'intervallo dello spettro elettromagnetico investigato spazia dal medio medio-IR ai raggi X, in particolare: spettrometri nel medio e vicino IR, nel visibile e ultravioletto, spettrometri di fluorescenza. La risoluzione spaziale per misure spot con strumenti portatili (variabile tra circa 15 mm2 e 0.05 mm2) può costituire una limitazione se si desidera acquisire informazioni su un'area estesa (TEMPI DI ESECUZIONE e PROBLEMI DI ri-POSIZIONAMENTO). Le tecniche di imaging comunemente impiegate (per es. fluorescenza UV e riflettografia IR) permettono di ottenere una ripresa a tutto campo del soggetto, ma hanno una risoluzione spettrale limitata alle bande definite dall'ampiezza dei filtri utilizzati. Cosa c'è oltre lo stato dell'arte? La possibilità di ottenere su aree estese informazioni ad elevata risoluzione è il primo desiderata a cui il progetto intende assolvere. Questa è anche la motivazione del recentissimo sviluppo di tecniche di mapping che impiegano singoli strumenti portatili non invasivi ad alta risoluzione spettrale (per es. MA-XRF di Bruker GmbH). Il problema aperto è il RIPOSIZIONAMENTO dei punti di misura sul target. Le acquisizioni di dati e metadati generano IPERCUBI, la loro elaborazione richiede strumenti di gestione di dati avanzati e personale specializzato. La possibilità di ELABORARE SIMULTANEAMENTE IPERCUBI relativi a strumenti diversi e CONTESTUALIZZARE le informazioni su un fotopiano nel VIS per la loro corretta sovrapposizione costituiscono l'avanzamento richiesto.

4D-HyperSpectralCube - Sistema trasportabile per Imaging IperSpettrale dall'IR ai raggi X

Cristiano Riminesi;Barbara Salvadori;Emma Cantisani;Rachele Manganelli Del Fa;Donata Magrini
2018

Abstract

Focus sulla problematica La conoscenza esaustiva dello stato di conservazione di un'opera (conoscenza materica, precedenti interventi, fenomeni di alterazione / degrado) implica l'adozione di un approccio diagnostico multidisciplinare. Un requisito stringente è la replicabilità delle analisi nel rispetto della minima invasività. L'avanzamento tecnologico degli ultimi dieci anni ha permesso lo sviluppo di tecniche di indagine non distruttive e portatili con elevate prestazioni - comparabile con la strumentazione da banco in termini di risoluzione spettrale, accuratezza e affidabilità della misura - consentendo prestazioni diagnostiche avanzate direttamente on site. L'intervallo dello spettro elettromagnetico investigato spazia dal medio medio-IR ai raggi X, in particolare: spettrometri nel medio e vicino IR, nel visibile e ultravioletto, spettrometri di fluorescenza. La risoluzione spaziale per misure spot con strumenti portatili (variabile tra circa 15 mm2 e 0.05 mm2) può costituire una limitazione se si desidera acquisire informazioni su un'area estesa (TEMPI DI ESECUZIONE e PROBLEMI DI ri-POSIZIONAMENTO). Le tecniche di imaging comunemente impiegate (per es. fluorescenza UV e riflettografia IR) permettono di ottenere una ripresa a tutto campo del soggetto, ma hanno una risoluzione spettrale limitata alle bande definite dall'ampiezza dei filtri utilizzati. Cosa c'è oltre lo stato dell'arte? La possibilità di ottenere su aree estese informazioni ad elevata risoluzione è il primo desiderata a cui il progetto intende assolvere. Questa è anche la motivazione del recentissimo sviluppo di tecniche di mapping che impiegano singoli strumenti portatili non invasivi ad alta risoluzione spettrale (per es. MA-XRF di Bruker GmbH). Il problema aperto è il RIPOSIZIONAMENTO dei punti di misura sul target. Le acquisizioni di dati e metadati generano IPERCUBI, la loro elaborazione richiede strumenti di gestione di dati avanzati e personale specializzato. La possibilità di ELABORARE SIMULTANEAMENTE IPERCUBI relativi a strumenti diversi e CONTESTUALIZZARE le informazioni su un fotopiano nel VIS per la loro corretta sovrapposizione costituiscono l'avanzamento richiesto.
2018
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
Hyperspectral Cube
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/387001
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