Durante il XIX secolo, giardino e urbanistica si legano strettamente con la nascita del parco pubblico urbano, realizzato per molteplici motivi: l'attenzione alle esigenze della popolazione che richiede uno spazio vivibile all'interno della città, il miglioramento delle condizioni igieniche, l'attenzione alla progettazione urbana, la creazione di spazi con precisi scopi didattici e pedagogici. Si tratta di oasi verdi interessanti sia per le emergenze botaniche sia per l'architettura degli impianti, costituiti in gran parte da componenti vegetali esotici che si sono ben adattati alle condizioni climatiche dei luoghi in cui sono stati immessi. Ancora oggi per la realizzazione di giardini e spazi verdi urbani è data importanza all'aspetto ornamentale o gestionale delle specie vegetali, nonché alla vasta gamma di benefici che esse offrono alla cittadinanza in termini di servizi ecosistemici, ma non si presta attenzione al - la potenziale minaccia che alcune piante possono costituire per la salute umana. L'abbondanza di specie allerge- niche presenti nelle città, a cui si aggiunge la porzione di pollini di provenienza esterna trasportata dal vento, ha contribuito ad aumentare l'allergenicità dell'ambiente urbano. Il contatto continuo e diretto tra gli esseri umani e la flora urbana può aumentare gli effetti negativi sui soggetti allergici ai pollini. Conoscere il grado di allergenicità delle specie ornamentali deve essere preso in considerazione durante la progettazione del verde urbano. Esi - stono numerosi studi che riportano la descrizione dettagliata della flora presente nelle nostre città ma solo in ca - si specifici è menzionata la loro potenza allergenica e le relative stagioni polliniche. Partendo dai dati esistenti in bibliografia sulla flora vascolare del Reale sito di Portici, nel presente lavoro sono state classificate le specie arboree e arbustive in base alla reale evidenza di provocare un'allergia respiratoria. Per ciascuna pianta è stato riportato il dato botanico della specie, l'evidenza dell'allergenicità, il relativo rischio allergologico e le raccomandazioni sull'utilizzo nel verde urbano.
La selvicoltura urbana per la salute e il benessere dei cittadini
Luigi De Masi;Marina Maura Calandrelli
2019
Abstract
Durante il XIX secolo, giardino e urbanistica si legano strettamente con la nascita del parco pubblico urbano, realizzato per molteplici motivi: l'attenzione alle esigenze della popolazione che richiede uno spazio vivibile all'interno della città, il miglioramento delle condizioni igieniche, l'attenzione alla progettazione urbana, la creazione di spazi con precisi scopi didattici e pedagogici. Si tratta di oasi verdi interessanti sia per le emergenze botaniche sia per l'architettura degli impianti, costituiti in gran parte da componenti vegetali esotici che si sono ben adattati alle condizioni climatiche dei luoghi in cui sono stati immessi. Ancora oggi per la realizzazione di giardini e spazi verdi urbani è data importanza all'aspetto ornamentale o gestionale delle specie vegetali, nonché alla vasta gamma di benefici che esse offrono alla cittadinanza in termini di servizi ecosistemici, ma non si presta attenzione al - la potenziale minaccia che alcune piante possono costituire per la salute umana. L'abbondanza di specie allerge- niche presenti nelle città, a cui si aggiunge la porzione di pollini di provenienza esterna trasportata dal vento, ha contribuito ad aumentare l'allergenicità dell'ambiente urbano. Il contatto continuo e diretto tra gli esseri umani e la flora urbana può aumentare gli effetti negativi sui soggetti allergici ai pollini. Conoscere il grado di allergenicità delle specie ornamentali deve essere preso in considerazione durante la progettazione del verde urbano. Esi - stono numerosi studi che riportano la descrizione dettagliata della flora presente nelle nostre città ma solo in ca - si specifici è menzionata la loro potenza allergenica e le relative stagioni polliniche. Partendo dai dati esistenti in bibliografia sulla flora vascolare del Reale sito di Portici, nel presente lavoro sono state classificate le specie arboree e arbustive in base alla reale evidenza di provocare un'allergia respiratoria. Per ciascuna pianta è stato riportato il dato botanico della specie, l'evidenza dell'allergenicità, il relativo rischio allergologico e le raccomandazioni sull'utilizzo nel verde urbano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


