Il Philaenus spumarius L., 1758 è stato raramente considerato un fitofago dannoso fino alla dimostrazione della sua attitudine a trasmettere il batterio fitopatogeno Xylella fastidiosa (Wells, Raju et al. 1986) subsp. pauca ceppo CoDiRO. Questo rende necessario il controllo razionale delle popolazioni di questo xilemomizo, nuovo fitofago chiave dell'olivicoltura, scegliendo e misurando l'efficacia dei mezzi, le azioni e i tempi del controllo, i costi e l'impatto dei fattori di mortalità. Stiamo anche sperimentando lo studio di tecniche, sia distruttive sia conservative, per valutare la dimensione della popolazione bersaglio e per il controllo. L'AquaSamPling (ASP), campiona gli stadi giovanili traendo spunto dalla loro biologia e comportamento. Verifichiamo e quantifichiamo l'efficacia dei mezzi fisici di controllo contro gli stadi giovanili, per lavorazioni superficiali, per trinciature delle erbe spontanee o per la distribuzione di vapore bollente. Il mezzo chimico è importante per il controllo dei vettori adulti, con insetticidi distribuiti per nebulizzazione o iniezione di s.a. di sintesi con diversi MoA (IRAC: 1B, 3A, 4A, 4C, 9B, 16 e 23) e MoE (contatto e ingestione, o ingestione o contatto), ma anche con formulati basati su sali potassici degli acidi carbossilici C14-C20, acido pelargonico, olio essenziale di arancio dolce e minerali argillosi. Questi formulati sono convenzionali, adiuvati con appositi coformulanti o preparati per iniezione. Per iniettare questi prodotti nei tronchi di olivo sono stati impiegati anche dispositivi innovativi come il BITE (Blade for Infusion in TrEes), ritenendo questa tecnologia di distribuzione efficace e meno impattante. Ulteriori studi riguardano componenti di controllo biologico da inserire in strategie IPM o da utilizzare in biologico. L'allevamento massale di Zelus renardii Kolenati, 1856 (Hemiptera), è oggetto di studio per l'inclinazione del Reduviidae a predare adulti di P. spumarius. Ogni fattore di mortalità in esame dovrà essere valutato all'interno di strategie di controllo, misurandone l'efficacia nei confronti della specie target e l'impatto nel senso più generale del termine.

Tradizione e innovazione nel controllo del Philaenus Spumarius Linnaeus, 1758 (Hemiptera Aphrophoridae)

Cavalieri V;
2018

Abstract

Il Philaenus spumarius L., 1758 è stato raramente considerato un fitofago dannoso fino alla dimostrazione della sua attitudine a trasmettere il batterio fitopatogeno Xylella fastidiosa (Wells, Raju et al. 1986) subsp. pauca ceppo CoDiRO. Questo rende necessario il controllo razionale delle popolazioni di questo xilemomizo, nuovo fitofago chiave dell'olivicoltura, scegliendo e misurando l'efficacia dei mezzi, le azioni e i tempi del controllo, i costi e l'impatto dei fattori di mortalità. Stiamo anche sperimentando lo studio di tecniche, sia distruttive sia conservative, per valutare la dimensione della popolazione bersaglio e per il controllo. L'AquaSamPling (ASP), campiona gli stadi giovanili traendo spunto dalla loro biologia e comportamento. Verifichiamo e quantifichiamo l'efficacia dei mezzi fisici di controllo contro gli stadi giovanili, per lavorazioni superficiali, per trinciature delle erbe spontanee o per la distribuzione di vapore bollente. Il mezzo chimico è importante per il controllo dei vettori adulti, con insetticidi distribuiti per nebulizzazione o iniezione di s.a. di sintesi con diversi MoA (IRAC: 1B, 3A, 4A, 4C, 9B, 16 e 23) e MoE (contatto e ingestione, o ingestione o contatto), ma anche con formulati basati su sali potassici degli acidi carbossilici C14-C20, acido pelargonico, olio essenziale di arancio dolce e minerali argillosi. Questi formulati sono convenzionali, adiuvati con appositi coformulanti o preparati per iniezione. Per iniettare questi prodotti nei tronchi di olivo sono stati impiegati anche dispositivi innovativi come il BITE (Blade for Infusion in TrEes), ritenendo questa tecnologia di distribuzione efficace e meno impattante. Ulteriori studi riguardano componenti di controllo biologico da inserire in strategie IPM o da utilizzare in biologico. L'allevamento massale di Zelus renardii Kolenati, 1856 (Hemiptera), è oggetto di studio per l'inclinazione del Reduviidae a predare adulti di P. spumarius. Ogni fattore di mortalità in esame dovrà essere valutato all'interno di strategie di controllo, misurandone l'efficacia nei confronti della specie target e l'impatto nel senso più generale del termine.
2018
Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - IPSP
978-88-491-5573-0
Organismi Alieni
Invasivi o da Quarantena
Olea europaea
Sputacchina
Controllo integrato
Controllo biologico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/389242
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