L'inquinamento da metalli pesanti legato ai processi di industrializzazione rappresenta una minaccia per l'ambiente e la salute umana. Lo scopo del presente lavoro e? quello di proporre un metodo di rimozione di tali inquinanti utilizzando microrganismi. Tra i metalli pesanti, il Cadmio si accumula facilmente nel terreno e nelle falde acquifere. E? classificato come cancerogeno di categoria 1 dall'International Agency for Research on Cancer (IARC) e dal Programma Nazionale di Tossicologia degli U.S.A. Molti studi hanno messo in relazione l'esposizione al Cd con diverse tipologie di tumori quali carcinoma polmonare, tumori prostatici, renali ed epatici. La tossicita? del cadmio si esplica in vari modi. Una volta internalizzato esso va a legarsi ai costituenti citoplasmatici e nucleari. In particolare, essendo chimicamente simile allo zinco riesce ad interferire o addirittura a bloccarne le funzioni sostituendolo nei meccanismi di trasporto e nei siti di legame. A differenza degli inquinanti organici, che possono essere trasformati attraverso vari processi chimici e metabolici in composti che non presentano caratteristiche tossiche, i metalli pesanti non possono essere trasformati, pertanto i processi di decontaminazione devono essere necessariamente dei processi di accumulo. Molti microrganismi sono in grado di difendersi dalla tossicita? di metalli pesanti espellendoli mediante specifiche proteine di trasporto contro gradiente di concentrazione o accumulandoli in particelle subcellulari, dette vacuoli. Nelle cellule di Saccharomycescerevisiae, il meccanismo predominante di detossificazione degli ioni cadmio e? quello del sequestro intracellulare in cui giocano un ruolo fondamentale il glutatione, la famiglia delle metallotioneine ed i trasportatori ABC. Il glutatione e le metallotioneine, grazie ai loro gruppi tiolici dei residui di cisteina, sono in grado di legare il cadmio. I trasportatori ABC consumano energia metabolica per concentrare metalli pesanti all'interno dei vacuoli. Studi effettuati su ceppi Wild type e su ceppi mutanti di Saccharomycescerevisia e ci hanno permesso di verificare la tollerabilita? e l'accumulo intracellulare di cadmio. Tali esperimenti hanno suggerito l'impiego di questi microrganismi come tecnologia di Bioestrazione nei processi di decontaminazione da metalli pesanti, riducendo la loro dispersione nell'ambiente.
Utilizzo di microrganismi nelle tecnologie di Biorimedio
D Bisaccia;C Massarelli;VF Uricchio
2020
Abstract
L'inquinamento da metalli pesanti legato ai processi di industrializzazione rappresenta una minaccia per l'ambiente e la salute umana. Lo scopo del presente lavoro e? quello di proporre un metodo di rimozione di tali inquinanti utilizzando microrganismi. Tra i metalli pesanti, il Cadmio si accumula facilmente nel terreno e nelle falde acquifere. E? classificato come cancerogeno di categoria 1 dall'International Agency for Research on Cancer (IARC) e dal Programma Nazionale di Tossicologia degli U.S.A. Molti studi hanno messo in relazione l'esposizione al Cd con diverse tipologie di tumori quali carcinoma polmonare, tumori prostatici, renali ed epatici. La tossicita? del cadmio si esplica in vari modi. Una volta internalizzato esso va a legarsi ai costituenti citoplasmatici e nucleari. In particolare, essendo chimicamente simile allo zinco riesce ad interferire o addirittura a bloccarne le funzioni sostituendolo nei meccanismi di trasporto e nei siti di legame. A differenza degli inquinanti organici, che possono essere trasformati attraverso vari processi chimici e metabolici in composti che non presentano caratteristiche tossiche, i metalli pesanti non possono essere trasformati, pertanto i processi di decontaminazione devono essere necessariamente dei processi di accumulo. Molti microrganismi sono in grado di difendersi dalla tossicita? di metalli pesanti espellendoli mediante specifiche proteine di trasporto contro gradiente di concentrazione o accumulandoli in particelle subcellulari, dette vacuoli. Nelle cellule di Saccharomycescerevisiae, il meccanismo predominante di detossificazione degli ioni cadmio e? quello del sequestro intracellulare in cui giocano un ruolo fondamentale il glutatione, la famiglia delle metallotioneine ed i trasportatori ABC. Il glutatione e le metallotioneine, grazie ai loro gruppi tiolici dei residui di cisteina, sono in grado di legare il cadmio. I trasportatori ABC consumano energia metabolica per concentrare metalli pesanti all'interno dei vacuoli. Studi effettuati su ceppi Wild type e su ceppi mutanti di Saccharomycescerevisia e ci hanno permesso di verificare la tollerabilita? e l'accumulo intracellulare di cadmio. Tali esperimenti hanno suggerito l'impiego di questi microrganismi come tecnologia di Bioestrazione nei processi di decontaminazione da metalli pesanti, riducendo la loro dispersione nell'ambiente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.