A seguito della normativa vigente che fissa un limite massimo consentito di 50 ng/kg per l'aflatossina M1 nel latte (Regolamento No. 1881/2006/EC), esiste la necessità da parte degli operatori del settore lattiero/caseario di dotarsi di strumenti di autocontrollo, per ottenere in tempi brevi indicazioni quantitative sulla eventuale contaminazione, consentendo un rapido processo decisionale. Quando validati in accordo con linee guida ufficiali, come quelle definite nel Regolamento 519/2014/EU, i metodi di screening semiquantitativo possono essere utilizzati a supporto del già consolidato sistema europeo dei controlli per la sicurezza alimentare, che attualmente è basato principalmente su tecniche sofisticate che richiedono strumentazione costosa e personale esperto. Obiettivo di questo studio è stato quello di valutare e confrontare le prestazioni analitiche degli immunosaggi commerciali attualmente più diffusi per la determinazione rapida dell'aflatossina M1 nel latte, ovvero test immunocromatografici a flusso laterale (latera flow devices, LFD) e test enzimatici (enzyme-linked immunosorbent assay, ELISA). Prestazioni analitiche quali precisione (ripetibilità e precisione intermedia), cut-off, percentuale di falsi sospetti e falsi negativi sono state valutate per ciascun immunsaggio attraverso uno studio di validazione effettuato a livelli di aflatossina M1 di 0, 25, 50, 75 ng/kg, fissando la concentrazione bersaglio (screening target concentration, STC) a 50 ng/kg. I due immunosaggi hanno mostrato caratteristiche analitiche simili in termini di cut-off (37.7 ng/kg e 39.4 ng/kg per LFD e ELISA rispettivamente), percentuale di falsi sospetti per campioni non contaminati (< 0.1% in entrambi i test) e falsi negativi per campioni contenenti aflatossina M1 a valori al di sopra della STC (0.3 % per entrambi i test). La percentuale di falsi sospetti per campioni contaminati a 25 ng/kg (25% della STC) è risultata di 3% e 23% per LFD e ELISA rispettivamente. Valori confrontabili sono stati ottenuti anche per la precisione intermedia, che per tutti i livelli di validazione è risultata essere <= 19% per LFD e <= 24 per ELISA. E' stato inoltre osservato un buon accordo tra i risultati ottenuti con i due immunosaggi validati e quelli ottenuti con la metodica di riferimento (AOAC Official Method 2000.08) nell'analisi di campioni di latte di vacca contaminati da aflatossina M1 nell'intervallo compreso tra n.d. (< 0.5 ng/kg) e 50 ng/kg. Occorre infine considerare che negli ambiti di applicazione dei metodi di screening semiquantitativo, la valutazione della idoneità allo scopo include non solo le suddette prestazioni analitiche, ma anche parametri di natura pratica come rapidità, facilità di implementazione da parte di utenti inesperti e flessibilità, ovvero la potenzialità di essere estesi ad altre tipologie di campione senza alcuna modifica da parte dell'operatore. Verranno quindi presentate alcune considerazioni critiche sulla idoneità allo scopo delle due metodiche validate, basate sui dati ottenuti in fase di validazione.

Valutazione e confronto delle caratteristiche analitiche di test rapidi per la determinazione dell'aflatossina M1 nel latte in accordo con il Regolamento 519/2014/EU

2019

Abstract

A seguito della normativa vigente che fissa un limite massimo consentito di 50 ng/kg per l'aflatossina M1 nel latte (Regolamento No. 1881/2006/EC), esiste la necessità da parte degli operatori del settore lattiero/caseario di dotarsi di strumenti di autocontrollo, per ottenere in tempi brevi indicazioni quantitative sulla eventuale contaminazione, consentendo un rapido processo decisionale. Quando validati in accordo con linee guida ufficiali, come quelle definite nel Regolamento 519/2014/EU, i metodi di screening semiquantitativo possono essere utilizzati a supporto del già consolidato sistema europeo dei controlli per la sicurezza alimentare, che attualmente è basato principalmente su tecniche sofisticate che richiedono strumentazione costosa e personale esperto. Obiettivo di questo studio è stato quello di valutare e confrontare le prestazioni analitiche degli immunosaggi commerciali attualmente più diffusi per la determinazione rapida dell'aflatossina M1 nel latte, ovvero test immunocromatografici a flusso laterale (latera flow devices, LFD) e test enzimatici (enzyme-linked immunosorbent assay, ELISA). Prestazioni analitiche quali precisione (ripetibilità e precisione intermedia), cut-off, percentuale di falsi sospetti e falsi negativi sono state valutate per ciascun immunsaggio attraverso uno studio di validazione effettuato a livelli di aflatossina M1 di 0, 25, 50, 75 ng/kg, fissando la concentrazione bersaglio (screening target concentration, STC) a 50 ng/kg. I due immunosaggi hanno mostrato caratteristiche analitiche simili in termini di cut-off (37.7 ng/kg e 39.4 ng/kg per LFD e ELISA rispettivamente), percentuale di falsi sospetti per campioni non contaminati (< 0.1% in entrambi i test) e falsi negativi per campioni contenenti aflatossina M1 a valori al di sopra della STC (0.3 % per entrambi i test). La percentuale di falsi sospetti per campioni contaminati a 25 ng/kg (25% della STC) è risultata di 3% e 23% per LFD e ELISA rispettivamente. Valori confrontabili sono stati ottenuti anche per la precisione intermedia, che per tutti i livelli di validazione è risultata essere <= 19% per LFD e <= 24 per ELISA. E' stato inoltre osservato un buon accordo tra i risultati ottenuti con i due immunosaggi validati e quelli ottenuti con la metodica di riferimento (AOAC Official Method 2000.08) nell'analisi di campioni di latte di vacca contaminati da aflatossina M1 nell'intervallo compreso tra n.d. (< 0.5 ng/kg) e 50 ng/kg. Occorre infine considerare che negli ambiti di applicazione dei metodi di screening semiquantitativo, la valutazione della idoneità allo scopo include non solo le suddette prestazioni analitiche, ma anche parametri di natura pratica come rapidità, facilità di implementazione da parte di utenti inesperti e flessibilità, ovvero la potenzialità di essere estesi ad altre tipologie di campione senza alcuna modifica da parte dell'operatore. Verranno quindi presentate alcune considerazioni critiche sulla idoneità allo scopo delle due metodiche validate, basate sui dati ottenuti in fase di validazione.
2019
Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari - ISPA
aflatossina M1
latte
validazione
test rapidi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/389947
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