L'articolo 5 della Legge 10/91 obbliga le Amministrazioni Comunali che comprendono un numero di cittadini superiore a cinquantamila, a dotarsi di uno specifico strumento per la pianificazione ambientale ed energetica del proprio territorio. Il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) permette ai Comuni di redigere il bilancio della domanda (consumi) e offerta (produzione) di energia sul proprio territorio e di basare su questo le proprie strategie di sviluppo energetico. L'Italia, così come molti altri paesi europei, ha conosciuto storicamente un sviluppo urbanistico caratterizzato prevalentemente da piccoli centri e borghi: le ultime rilevazioni ISTAT confermano questo dato, indicando che il 66% della popolazione italiana vive in Comuni medi e piccoli (meno di cinquantamila abitanti). Inoltre, la strategia europea nota come "20-20-20" fissa obiettivi per la totalità degli stati membri, senza distinguere tra la dimensione delle singole Municipalità che li costituiscono. Da tali presupposti nasce l'idea alla base di MuSAE (acronimo di Municipalities Subsidiarity for Actions on Energy, codice LIFE11 ENV/IT/000016), progetto finanziato dalla Comunità Europea all'interno del programma LIFE+2011. L'obiettivo principale del progetto consiste nel trasferire le competenze e l'esperienza relativa alla pianificazione energetica acquisita dal capofila Comune di Perugia (dotato del proprio PEAC dall'anno 2005) ad altre tre amministrazioni comunali umbre (Comuni di Marsciano, Umbertide e Lisciano Niccone), tutte medio/piccole e dunque, senza alcun obbligo normativo di pianificazione energetica. Tale trasferimento è finalizzato, tra gli altri obiettivi, alla redazione del PEAC e all'apertura di uno sportello informativo per l'energia in ciascuno dei tre Comuni sopra citati, in collaborazione con CIRIAF (partner tecnico - scientifico) e Regione Umbria (partner incaricato del coordinamento con le politiche regionali e della diffusione dei risultati). La presente memoria riporta una sintesi delle attività sin qui svolte all'interno di MuSAE, analizzando le procedure e le modalità di realizzazione delle varie fasi dei PEAC appositamente predisposte da CIRIAF sulla base dell'esperienza maturata negli anni attraverso la collaborazione con il Comune di Perugia ed adattate a realtà territoriali più ridotte quali quelle rappresentate dagli altri Comuni partner. Sono, infine, presentati i progetti pilota che ciascuna amministrazione ha sviluppato nell'ambito del progetto e che riguardano l'applicazione sul territorio comunale di buone pratiche energetiche, quali ad esempio, impianti a fonte rinnovabile e mobilità sostenibile.
MuSAE: un progetto europeo per la diffusione della pianificazione energetico-ambientale nelle amministrazioni comunali di piccole e medie dimensioni
Francesco D'Alessandro;
2015
Abstract
L'articolo 5 della Legge 10/91 obbliga le Amministrazioni Comunali che comprendono un numero di cittadini superiore a cinquantamila, a dotarsi di uno specifico strumento per la pianificazione ambientale ed energetica del proprio territorio. Il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) permette ai Comuni di redigere il bilancio della domanda (consumi) e offerta (produzione) di energia sul proprio territorio e di basare su questo le proprie strategie di sviluppo energetico. L'Italia, così come molti altri paesi europei, ha conosciuto storicamente un sviluppo urbanistico caratterizzato prevalentemente da piccoli centri e borghi: le ultime rilevazioni ISTAT confermano questo dato, indicando che il 66% della popolazione italiana vive in Comuni medi e piccoli (meno di cinquantamila abitanti). Inoltre, la strategia europea nota come "20-20-20" fissa obiettivi per la totalità degli stati membri, senza distinguere tra la dimensione delle singole Municipalità che li costituiscono. Da tali presupposti nasce l'idea alla base di MuSAE (acronimo di Municipalities Subsidiarity for Actions on Energy, codice LIFE11 ENV/IT/000016), progetto finanziato dalla Comunità Europea all'interno del programma LIFE+2011. L'obiettivo principale del progetto consiste nel trasferire le competenze e l'esperienza relativa alla pianificazione energetica acquisita dal capofila Comune di Perugia (dotato del proprio PEAC dall'anno 2005) ad altre tre amministrazioni comunali umbre (Comuni di Marsciano, Umbertide e Lisciano Niccone), tutte medio/piccole e dunque, senza alcun obbligo normativo di pianificazione energetica. Tale trasferimento è finalizzato, tra gli altri obiettivi, alla redazione del PEAC e all'apertura di uno sportello informativo per l'energia in ciascuno dei tre Comuni sopra citati, in collaborazione con CIRIAF (partner tecnico - scientifico) e Regione Umbria (partner incaricato del coordinamento con le politiche regionali e della diffusione dei risultati). La presente memoria riporta una sintesi delle attività sin qui svolte all'interno di MuSAE, analizzando le procedure e le modalità di realizzazione delle varie fasi dei PEAC appositamente predisposte da CIRIAF sulla base dell'esperienza maturata negli anni attraverso la collaborazione con il Comune di Perugia ed adattate a realtà territoriali più ridotte quali quelle rappresentate dagli altri Comuni partner. Sono, infine, presentati i progetti pilota che ciascuna amministrazione ha sviluppato nell'ambito del progetto e che riguardano l'applicazione sul territorio comunale di buone pratiche energetiche, quali ad esempio, impianti a fonte rinnovabile e mobilità sostenibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.