Il Capitolo, inserito nel libro dal titolo "Architettura Romanica e Territorio", esplicita le tre fasi principali in cui si è svolto lo studio sulle chiese romaniche costruite durante l'età giudicale della Sardegna (dall'undicesimo al tredicesimo secolo). Durante la prima fase, i monumenti sono stati analizzati inizialmente sulla base dei dati esistenti, con i metodi tradizionali comunemente utilizzati nella ricerca storico-artistica (fonti archivistiche ed epigrafiche, storiografia, lettura tecnicoformale, struttura cronologica e culturale) e nella ricerca delle scienze applicate (caratterizzazione macroscopica dei principali litotipi utilizzati nelle costruzioni, loro stato di conservazione, fattori chimico-fisici di alterazione responsabili del degrado della roccia, forma e distribuzione delle forme di alterazione nei monumenti, etc.). Inoltre, è stata condotta un'indagine di rilievo delle strutture monumentali selezionate utilizzando la tecnologia laser-scan, basata su metodologie convenzionali precedentemente testate (rilevamento integrato, referenziazione topografica dei dati raccolti durante le operazioni di scansione laser, applicazione delle procedure di elaborazione delle immagini basate per migliorare leggibilità e funzioni di visualizzazione). Durante la seconda e la terza fase di lavoro sono stati studiati i diversi monumenti selezionati come casi studio, rappresentativi di gruppi tipologici omogenei, sia dal punto di vista storico che architettonico. Ogni monumento è stato sottoposto a un'indagine dettagliata sia per quanto riguarda i geomateriali (raccolti da campionamenti mirati alla successiva analisi degli aspetti chimico-mineralogici, petrografi ci e petrofisici), sia nei rapporti con i siti di costruzione, con particolare riguardo alla ricerca delle cave di provenienza. Si è posto l'accento sull'apporto che lo studio dei materiali costruttivi può offrire sia sul piano dell'avanzamento delle conoscenze scientifi che (composizione, degrado, provenienza) sia su quello relativo al corretto utilizzo di materiali innovativi, ma compatibili con quelli utilizzati nell'antichità, in sede di restauro conservativo dei monumenti. Per quanto concerne tale aspetto è stata condotta una sperimentazione della compatibilità di alcuni prodotti commerciali, o innovativi di nuova formulazione, applicando detti prodotti sui conci di pietra carbonatica, anche al fi ne di valutare la loro effi cacia come consolidanti e/o protettivi dei materiali lapidei oggetto di studio. Sono stati inoltre investigati e mappati i siti (i.e. cave antiche, quando ancora esistenti), in cui i materiali lapidei furono a suo tempo estratti e utilizzati nella costruzione dei monumenti, individuandone anche di attuali, ai fini di poter estrarre le rocce necessarie al restauro dell'opera, laddove il materiale demolito in loco non fosse sufficiente per la ricostruzione del monumento. Infine, sono state sviluppate proposte per indicare possibili percorsi turistico-culturali, dalla cava antica al manufatto, con descrizione delle tecniche di estrazione, trasporto e posa in opera della pietra.

Attività di studio sui monumenti romanici

Marcella Palomba;
2018

Abstract

Il Capitolo, inserito nel libro dal titolo "Architettura Romanica e Territorio", esplicita le tre fasi principali in cui si è svolto lo studio sulle chiese romaniche costruite durante l'età giudicale della Sardegna (dall'undicesimo al tredicesimo secolo). Durante la prima fase, i monumenti sono stati analizzati inizialmente sulla base dei dati esistenti, con i metodi tradizionali comunemente utilizzati nella ricerca storico-artistica (fonti archivistiche ed epigrafiche, storiografia, lettura tecnicoformale, struttura cronologica e culturale) e nella ricerca delle scienze applicate (caratterizzazione macroscopica dei principali litotipi utilizzati nelle costruzioni, loro stato di conservazione, fattori chimico-fisici di alterazione responsabili del degrado della roccia, forma e distribuzione delle forme di alterazione nei monumenti, etc.). Inoltre, è stata condotta un'indagine di rilievo delle strutture monumentali selezionate utilizzando la tecnologia laser-scan, basata su metodologie convenzionali precedentemente testate (rilevamento integrato, referenziazione topografica dei dati raccolti durante le operazioni di scansione laser, applicazione delle procedure di elaborazione delle immagini basate per migliorare leggibilità e funzioni di visualizzazione). Durante la seconda e la terza fase di lavoro sono stati studiati i diversi monumenti selezionati come casi studio, rappresentativi di gruppi tipologici omogenei, sia dal punto di vista storico che architettonico. Ogni monumento è stato sottoposto a un'indagine dettagliata sia per quanto riguarda i geomateriali (raccolti da campionamenti mirati alla successiva analisi degli aspetti chimico-mineralogici, petrografi ci e petrofisici), sia nei rapporti con i siti di costruzione, con particolare riguardo alla ricerca delle cave di provenienza. Si è posto l'accento sull'apporto che lo studio dei materiali costruttivi può offrire sia sul piano dell'avanzamento delle conoscenze scientifi che (composizione, degrado, provenienza) sia su quello relativo al corretto utilizzo di materiali innovativi, ma compatibili con quelli utilizzati nell'antichità, in sede di restauro conservativo dei monumenti. Per quanto concerne tale aspetto è stata condotta una sperimentazione della compatibilità di alcuni prodotti commerciali, o innovativi di nuova formulazione, applicando detti prodotti sui conci di pietra carbonatica, anche al fi ne di valutare la loro effi cacia come consolidanti e/o protettivi dei materiali lapidei oggetto di studio. Sono stati inoltre investigati e mappati i siti (i.e. cave antiche, quando ancora esistenti), in cui i materiali lapidei furono a suo tempo estratti e utilizzati nella costruzione dei monumenti, individuandone anche di attuali, ai fini di poter estrarre le rocce necessarie al restauro dell'opera, laddove il materiale demolito in loco non fosse sufficiente per la ricostruzione del monumento. Infine, sono state sviluppate proposte per indicare possibili percorsi turistico-culturali, dalla cava antica al manufatto, con descrizione delle tecniche di estrazione, trasporto e posa in opera della pietra.
2018
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC
978 88 9386 079 6
Fasi della ricerca
Chiese romaniche del periodo dei Giudicati
Sardegna
Italia
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/393549
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact