Per la costruzione delle chiese romaniche fu utilizzata un'ampia varietà di rocce che riflettono nella gran parte dei casi le litologie affioranti nel territorio di edificazione. Circa l'80% dei geomateriali dei monumenti romanici selezionati e studiati è costituito da litologie di origine magmatica, principalmente rocce "basaltiche", piroclastiti e ignimbriti, ed in misura minore rocce "granitoidi". Il restante 20% è costituito da litologie sedimentarie, quali varie litofacies calcaree e silico-clastiche. I materiali da costruzione sono stati caratterizzati per mezzo di metodologie analitiche che ne hanno consentito la caratterizzazione mineralogico-petrografica, geochimica, petrofisica. Tali indagini hanno permesso di definire sia i processi di degrado in atto sui monumenti sia la provenienza geografica degli stessi materiali.
Analisi petrografica, mineralogica, geochimica e fisica dei geomateriali
Marcella Palomba;
2018
Abstract
Per la costruzione delle chiese romaniche fu utilizzata un'ampia varietà di rocce che riflettono nella gran parte dei casi le litologie affioranti nel territorio di edificazione. Circa l'80% dei geomateriali dei monumenti romanici selezionati e studiati è costituito da litologie di origine magmatica, principalmente rocce "basaltiche", piroclastiti e ignimbriti, ed in misura minore rocce "granitoidi". Il restante 20% è costituito da litologie sedimentarie, quali varie litofacies calcaree e silico-clastiche. I materiali da costruzione sono stati caratterizzati per mezzo di metodologie analitiche che ne hanno consentito la caratterizzazione mineralogico-petrografica, geochimica, petrofisica. Tali indagini hanno permesso di definire sia i processi di degrado in atto sui monumenti sia la provenienza geografica degli stessi materiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


