L'intervento intende soffermarsi sulla nozione di patrimonio culturale e ripercorrere storicamente l'evoluzione del concetto di archivi digitali, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo per giungere ai giorni nostri. Con particolare riferimento alla ricerca archeologica, si prende avvio dall'espressione "giacimenti culturali" per giungere al nuovo concetto di repository digitale, che interpreta al meglio le potenzialità della rete e la nuova sfida promossa dall'open access. In questo contesto s'inserisce il progetto di ricerca internazionale su "La storia dell'informatica archeologica" che è stato promosso dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del CNR (ISMA) d'intesa con il Centro Linceo Interdisciplinare "Beniamino Segre" dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Scopo del progetto è ripercorrere le principali tappe dello sviluppo dell'informatica archeologica, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, e realizzare una raccolta di risorse digitali consultabili in rete. Il "Virtual Museum of Archaeological Computing" (http://archaeologicalcomputing.lincei.it/) costituisce l'aspetto comunicativo del progetto e, attraverso la storia delle applicazioni informatiche e dei suoi protagonisti, pone in luce le implicazioni teoriche e le ricadute metodologiche che derivano dall'incontro tra scienza e archeologia. Itinerari multimediali accompagnano la navigazione tradizionale e in essi la narrazione si concentra sulla storia di progetti, istituzioni, eventi e tecnologie, rintracciandone le origini e seguendone l'evoluzione fino ai nostri giorni. Tra le risorse online ad accesso aperto, che consentono di effettuare approfondimenti, vi è il riferimento costante al repository della rivista «Archeologia e Calcolatori» (http://www.archcalc.cnr.it/), che è stata fondata nel 1990 e che dal 2005 ha aderito all'Open Archives Initiative, adottando pionieristicamente il protocollo OAI-PMH.
Dai giacimenti culturali ai repository digitali: il Museo virtuale dell'informatica Archeologica
Moscati P
2018
Abstract
L'intervento intende soffermarsi sulla nozione di patrimonio culturale e ripercorrere storicamente l'evoluzione del concetto di archivi digitali, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo per giungere ai giorni nostri. Con particolare riferimento alla ricerca archeologica, si prende avvio dall'espressione "giacimenti culturali" per giungere al nuovo concetto di repository digitale, che interpreta al meglio le potenzialità della rete e la nuova sfida promossa dall'open access. In questo contesto s'inserisce il progetto di ricerca internazionale su "La storia dell'informatica archeologica" che è stato promosso dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del CNR (ISMA) d'intesa con il Centro Linceo Interdisciplinare "Beniamino Segre" dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Scopo del progetto è ripercorrere le principali tappe dello sviluppo dell'informatica archeologica, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, e realizzare una raccolta di risorse digitali consultabili in rete. Il "Virtual Museum of Archaeological Computing" (http://archaeologicalcomputing.lincei.it/) costituisce l'aspetto comunicativo del progetto e, attraverso la storia delle applicazioni informatiche e dei suoi protagonisti, pone in luce le implicazioni teoriche e le ricadute metodologiche che derivano dall'incontro tra scienza e archeologia. Itinerari multimediali accompagnano la navigazione tradizionale e in essi la narrazione si concentra sulla storia di progetti, istituzioni, eventi e tecnologie, rintracciandone le origini e seguendone l'evoluzione fino ai nostri giorni. Tra le risorse online ad accesso aperto, che consentono di effettuare approfondimenti, vi è il riferimento costante al repository della rivista «Archeologia e Calcolatori» (http://www.archcalc.cnr.it/), che è stata fondata nel 1990 e che dal 2005 ha aderito all'Open Archives Initiative, adottando pionieristicamente il protocollo OAI-PMH.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


