In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari di un'indagine georadar profonda finalizzata all'individuazione del sistema di faglia sepolto che borda il margine occidentale della piana "Il Lago" (IS) alle pendici del Monte Patalecchia nell'Appennino Molisano, zona di particolare interesse sismotettonico. L'Appennino Molisano è caratterizzato da una serie di bacini intermontani (bacini di Isernia, Bojano, Sepino e Morcone) allineati in direzione NO-SE. L'evoluzione di questi bacini, a partire almeno dal Pleistocene medio, è stata strettamente controllata dalla tettonica estensionale NE-SO (Corrado et al., 1997; Di Bucci et al., 2005), lungo un sistema segmentato di faglie dirette che sono ancora attive (Galadini e Galli, 2000; Valensise e Pantosti, 2001; Galli et al., 2002; Galli et al., 2017). Tale tettonica ha favorito il progressivo sviluppo di versanti di faglia, particolarmente evidenti lungo il margine sud-occidentale del bacino di Bojano. L'area di studio è posta alla base di uno di questi versanti di faglia, con direzione appenninica, laddove il massiccio del Matese degrada nella pianura isernina. Il sistema di faglie che ricade nell'area del "bacino di Bojano" è costituito da un sub-sistema di faglie che affiorano lungo i versanti e da un sub-sistema di faglie sepolte nella piana. Le faglie superficiali bordano il massiccio carbonatico del Matese, mentre quelle sepolte bordano i margini del bacino. Le faglie sepolte hanno agito come struttura principale nelle fasi più antiche dell'evoluzione tettonica-sedimentaria dell'area, provocando l'apertura del bacino lacustre di Bojano, per poi rallentare a partire dal Pleistocene medio, quando il movimento tettonico ha interessato il sistema di faglie superficiali (Di Bucci et al., 2005; Galderisi et al., 2017; Galli et al., 2017). I dati strutturali, geomorfologici e macrosismici suggeriscono (Michetti et al., 2000) che il sistema di faglie normali quaternarie dell'area di Bojano sia un sistema di faglie capaci (i.e., faglie che possono produrre deformazione e dislocazione della superficie del terreno; e.g., Michetti et al., 2000) assimilabile, dal punto di vista paleosismologico ai sistemi responsabili dei grandi terremoti recenti dell'Appennino (13/01/1915, Fucino ; 23/11/1980, Irpinia; Amatrice Visso-Norcia, 2016-2017).

CARATTERIZZAZIONE DI FAGLIE SEPOLTE NELLA PIANA "IL LAGO" (IS) MEDIANTE UN'INDAGINE GEORADAR PROFONDA

2018

Abstract

In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari di un'indagine georadar profonda finalizzata all'individuazione del sistema di faglia sepolto che borda il margine occidentale della piana "Il Lago" (IS) alle pendici del Monte Patalecchia nell'Appennino Molisano, zona di particolare interesse sismotettonico. L'Appennino Molisano è caratterizzato da una serie di bacini intermontani (bacini di Isernia, Bojano, Sepino e Morcone) allineati in direzione NO-SE. L'evoluzione di questi bacini, a partire almeno dal Pleistocene medio, è stata strettamente controllata dalla tettonica estensionale NE-SO (Corrado et al., 1997; Di Bucci et al., 2005), lungo un sistema segmentato di faglie dirette che sono ancora attive (Galadini e Galli, 2000; Valensise e Pantosti, 2001; Galli et al., 2002; Galli et al., 2017). Tale tettonica ha favorito il progressivo sviluppo di versanti di faglia, particolarmente evidenti lungo il margine sud-occidentale del bacino di Bojano. L'area di studio è posta alla base di uno di questi versanti di faglia, con direzione appenninica, laddove il massiccio del Matese degrada nella pianura isernina. Il sistema di faglie che ricade nell'area del "bacino di Bojano" è costituito da un sub-sistema di faglie che affiorano lungo i versanti e da un sub-sistema di faglie sepolte nella piana. Le faglie superficiali bordano il massiccio carbonatico del Matese, mentre quelle sepolte bordano i margini del bacino. Le faglie sepolte hanno agito come struttura principale nelle fasi più antiche dell'evoluzione tettonica-sedimentaria dell'area, provocando l'apertura del bacino lacustre di Bojano, per poi rallentare a partire dal Pleistocene medio, quando il movimento tettonico ha interessato il sistema di faglie superficiali (Di Bucci et al., 2005; Galderisi et al., 2017; Galli et al., 2017). I dati strutturali, geomorfologici e macrosismici suggeriscono (Michetti et al., 2000) che il sistema di faglie normali quaternarie dell'area di Bojano sia un sistema di faglie capaci (i.e., faglie che possono produrre deformazione e dislocazione della superficie del terreno; e.g., Michetti et al., 2000) assimilabile, dal punto di vista paleosismologico ai sistemi responsabili dei grandi terremoti recenti dell'Appennino (13/01/1915, Fucino ; 23/11/1980, Irpinia; Amatrice Visso-Norcia, 2016-2017).
2018
GEORADAR
iSERNIA
EARTQUAKE
ACTIVE TECTONIC
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/394709
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact