In Europa, l'auspicata transizione ecologica, da realizzare attraverso il Green Deal e l'adozione di modelli economici circolari in grado di rivoluzionare gli attuali sistemi di produzione e consumo, non può avere luogo ove non sia caratterizzata da una profonda e contestuale innovazione del settore primario, volta ad accrescerne sia l'efficienza produttiva che la sostenibilità ambientale. Questa condizione, specie in un paese come l'Italia caratterizzato da un eccezionale valore del proprio capitale naturale, offre l'opportunità per un contestuale sviluppo dei settori e delle filiere afferenti alla bioeconomia, condotto con un approccio sistemico e trasversale in grado di cogliere il peso di ogni esternalità economica ed ambientale, pianificato in funzione di un'attenta analisi territoriale. La rilevanza strategica del settore agricolo nel contesto attuale è evidenziata dai vari documenti di indirizzo emanati dalla Commissione europea e dalle Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità. La Commissione Europea intende garantire un'agricoltura sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Il 40% del bilancio della nuova PAC è riservato ad azioni per il clima. Ridurre gli sprechi agro alimentari comporta vantaggi economici per consumatori e produttori, assicura una maggiore disponibilità di cibo, riduce il fabbisogno produttivo e comporta un significativo taglio delle emissioni in atmosfera. L'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico (IIA) del CNR, sfruttando le potenzialità dell'elettrofilatura, è coinvolto nel recupero di scarti agro-alimentari destinati a smaltimento e nel loro reinserimento nel ciclo manufatturiero attraverso la realizzazione di prodotti ecocompatibili (ecodesign in progettazione) con adeguato sbocco di mercato. Tale tecnologia, da costi contenuti ed elevata versatilità, permette di sviluppare materiali nano-microfibrosi con notevoli vantaggi sia strutturali che funzionali per una pletora di applicazioni. In collaborazione con altri centri di ricerca e PMI, IIA è coinvolto in una serie di proposte progettuali, volte all'implementazione di filiere bioeconomiche rispondenti ai principi dell'ecologia e dell'economia circolare.

La tecnologia dell'elettrofilatura per l'ecodesign in progettazione attraverso il recupero di scarti agroalimentari

Massimo Mari;Carla Mazziotti;Antonella Macagnano
2021

Abstract

In Europa, l'auspicata transizione ecologica, da realizzare attraverso il Green Deal e l'adozione di modelli economici circolari in grado di rivoluzionare gli attuali sistemi di produzione e consumo, non può avere luogo ove non sia caratterizzata da una profonda e contestuale innovazione del settore primario, volta ad accrescerne sia l'efficienza produttiva che la sostenibilità ambientale. Questa condizione, specie in un paese come l'Italia caratterizzato da un eccezionale valore del proprio capitale naturale, offre l'opportunità per un contestuale sviluppo dei settori e delle filiere afferenti alla bioeconomia, condotto con un approccio sistemico e trasversale in grado di cogliere il peso di ogni esternalità economica ed ambientale, pianificato in funzione di un'attenta analisi territoriale. La rilevanza strategica del settore agricolo nel contesto attuale è evidenziata dai vari documenti di indirizzo emanati dalla Commissione europea e dalle Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità. La Commissione Europea intende garantire un'agricoltura sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Il 40% del bilancio della nuova PAC è riservato ad azioni per il clima. Ridurre gli sprechi agro alimentari comporta vantaggi economici per consumatori e produttori, assicura una maggiore disponibilità di cibo, riduce il fabbisogno produttivo e comporta un significativo taglio delle emissioni in atmosfera. L'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico (IIA) del CNR, sfruttando le potenzialità dell'elettrofilatura, è coinvolto nel recupero di scarti agro-alimentari destinati a smaltimento e nel loro reinserimento nel ciclo manufatturiero attraverso la realizzazione di prodotti ecocompatibili (ecodesign in progettazione) con adeguato sbocco di mercato. Tale tecnologia, da costi contenuti ed elevata versatilità, permette di sviluppare materiali nano-microfibrosi con notevoli vantaggi sia strutturali che funzionali per una pletora di applicazioni. In collaborazione con altri centri di ricerca e PMI, IIA è coinvolto in una serie di proposte progettuali, volte all'implementazione di filiere bioeconomiche rispondenti ai principi dell'ecologia e dell'economia circolare.
2021
978-88-916-5505-9
ecodesign
elettrofilatura
electrospinning
economia circolare
bioeconomia
agroalimentare
recupero scarti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/395874
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