PROPart/IUAV, Master in progettazione interattiva e partecipata. Università IUAV di Venezia Modulo 3 - Pratiche di democrazia e Beni Comuni Tavola Rotonda su Le politiche dei beni comuni a Napoli fra peculiarità e questioni aperte 30 luglio, 15.50, Incontro con i relatori coordinato da Laino e Micciarelli Sala Palazzina H Parco dei Quartieri Spagnoli
Tra le misure del Successo dei Commons, c'è quella della redditività. Ma, cosa si intende per redditività civica? Come sappiamo, è questa un'espressione con la quale ci si riferisce al contributo (potenziale) che le comunità civiche forniscono alla città. Difficile misurarlo per diversi motivi. Ma anche solo per cominciare proviamo a vedere il significato semplice delle parole. Redditività, in economia aziendale, è un indicatore che descrive la percentuale di guadagno che ottengono i soci rispetto all'investimento effettuato. Ecco, già nell'estendere questa definizione al caso dei BC ci troviamo un attimo in difficoltà nel fissare l'importo o l'entità dell'investimento di partenza. Siccome si tratta di occupazioni di immobili abbandonati, per esempio, si dovrebbe calcolare quale sarebbe stata la perdita per il Comune/Amministratore di quel bene nel tenerlo ancora abbandonato (?), mi chiedo. Oppure bisognerebbe mettere nel calcolo l'impegno iniziale del Comune rispetto al bene già in USO CIVICO alla comunità. Ma qual è l'importo? Difficilissimo saperlo! In un caso il bene è in buone condizioni in altri è in uno stato pietoso etc etc. Dall'altro lato, poi, una volta conosciuta o fissata questa cifra, e misurati i vantaggi determinati dall'uso civico del bene, a chi sarebbero indirizzati i cosiddetti RENDIMENTI? Dovrebbero andare contabilizzati in Bilancio, come in un'azienda privata e come ora l'attuale sistema di contabilità e di gestione VORREBBE prevedere? Cioè chi sarebbe il Beneficiario di questo VALORE in più generato dall'azione delle comunità civiche e che deriva se così possiamo dire ottenuti dall'investimento iniziale?
Misurare il successo dei Commons
Maria Patrizia Vittoria
2021
Abstract
Tra le misure del Successo dei Commons, c'è quella della redditività. Ma, cosa si intende per redditività civica? Come sappiamo, è questa un'espressione con la quale ci si riferisce al contributo (potenziale) che le comunità civiche forniscono alla città. Difficile misurarlo per diversi motivi. Ma anche solo per cominciare proviamo a vedere il significato semplice delle parole. Redditività, in economia aziendale, è un indicatore che descrive la percentuale di guadagno che ottengono i soci rispetto all'investimento effettuato. Ecco, già nell'estendere questa definizione al caso dei BC ci troviamo un attimo in difficoltà nel fissare l'importo o l'entità dell'investimento di partenza. Siccome si tratta di occupazioni di immobili abbandonati, per esempio, si dovrebbe calcolare quale sarebbe stata la perdita per il Comune/Amministratore di quel bene nel tenerlo ancora abbandonato (?), mi chiedo. Oppure bisognerebbe mettere nel calcolo l'impegno iniziale del Comune rispetto al bene già in USO CIVICO alla comunità. Ma qual è l'importo? Difficilissimo saperlo! In un caso il bene è in buone condizioni in altri è in uno stato pietoso etc etc. Dall'altro lato, poi, una volta conosciuta o fissata questa cifra, e misurati i vantaggi determinati dall'uso civico del bene, a chi sarebbero indirizzati i cosiddetti RENDIMENTI? Dovrebbero andare contabilizzati in Bilancio, come in un'azienda privata e come ora l'attuale sistema di contabilità e di gestione VORREBBE prevedere? Cioè chi sarebbe il Beneficiario di questo VALORE in più generato dall'azione delle comunità civiche e che deriva se così possiamo dire ottenuti dall'investimento iniziale?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.