Il monitoraggio microsismico dello sperone roccioso di Capanna J.A. Carrel

Climate change is causing an increase of rock slope instability at high elevation. This phenomenon became particularly evident in the hot 2003 summer, when many alpine massifs showed an unprecedented rockfall activity, putting hikers and high-altitude infrastructures at risk. As part of the Interreg Alcotra PERMAdataROC and MASSA projects, the CNR-IRPI and ARPA Valle d'Aosta, with the financial and logistical support of the Valle d'Aosta Region, realized at the Capanna J.A. Carrel an experimental microseismic monitoring system of the rock mass deformations, to be analysed in relation to temperature. The formation and opening of fractures and the detachment of rock blocks are, in fact, phenomena that produce vibrations that can be perceived and recorded by geophones: the installation of a network of adequately positioned sensors can allow to identify not only when, but also where the phenomena of interest occur. The study highlighted a correlation between the seismic "noises" produced by the development of stress states of the rock and / or detachments, on the one hand, and temperature fluctuations, on the other. However, the brevity of the study did not allow to verify the possible application use of the signals recorded by the geophones as precursors of rockfalls.

I cambiamenti climatici stanno determinando un aumento dell'instabilità dei versanti rocciosi di alta quota. Questo fenomeno è divenuto particolarmente evidente a partire dalla torrida estate 2003, quando numerosi massicci alpini hanno manifestato un'attività di crolli senza precedenti, mettendo a rischio escursionisti, alpinisti e infrastrutture di alta quota. Nell'ambito dei progetti Interreg Alcotra PERMAdataROC e MASSA, il CNR-IRPI e ARPA Valle d'Aosta, con il supporto finanziario e logistico della Regione Valle d'Aosta, hanno realizzato presso la Capanna J.A. Carrel un sistema sperimentale di monitoraggio microsismico delle deformazioni dell'ammasso roccioso, in relazione all'andamento della temperatura. La formazione e l'apertura di fratture nella roccia, così come il distacco di blocchi rocciosi, sono infatti fenomeni che producono vibrazioni che possono essere percepite e registrate da geofoni: l'installazione di una rete di sensori adeguatamente posizionati può consentire di individuare non solo quando, ma anche dove avvengono i fenomeni di interesse. Lo studio ha evidenziato una correlazione tra i "rumori" sismici prodotti dallo sviluppo di stati tensionali della roccia e/o da crolli, da un lato, e le variazioni di temperatura, dall'altro. La brevità dello studio non ha tuttavia consentito di verificare il possibile utilizzo applicativo dei segnali registrati dai geofoni quali precursori di eventi di crollo.