Il 20 ed il 29 maggio 2012 due eventi sismici hanno colpito l'Emilia-Romagna ed, in particolare, decine di città della parte settentrionale della regione, che costituisce uno dei centri più industrializzati del territorio nazionale. Le conseguenze di questi due eventi sono significative: 27 decessi, circa 400 feriti, 15000 sfollati, gravi danni strutturali, tra cui quelli diffusi alle strutture prefabbricate. Proprio la vulnerabilità sismica esibita dalle strutture prefabbricate viene qui dimostrata e descritta da un ricco e completo report fotografico realizzato nelle zone epicentrali nelle ore immediatamente successive alle scosse principali. Come prima conclusione, a seguito di tale ispezione, si è trovato che i danni alle strutture prefabbricate sono stati causati principalmente da carenze relative ai sistemi di connessioni tra elementi strutturali e tra questi e gli elementi non strutturali. Un danno così diffuso ad una particolare tipologia strutturale, quale quella degli edifici prefabbricati in c.a., può essere in prima battuta giustificato dalla rarità dell'evento sismico verificatosi oltre che dall'esclusione della zona colpita dalle aree riconosciute sismiche fino al 2003, il che ha permesso ai progettisti l'uso di connessioni semplicemente attritive. Alcune considerazioni sugli spettri di risposta registrati possono motivare il danno esteso dovuto alla perdita di appoggio.

Il terremoto del 20 e del 29 maggio in Emilia Romagna: la prestazione sismica delle strutture prefabbricate in c.a.

O Coppola;
2012

Abstract

Il 20 ed il 29 maggio 2012 due eventi sismici hanno colpito l'Emilia-Romagna ed, in particolare, decine di città della parte settentrionale della regione, che costituisce uno dei centri più industrializzati del territorio nazionale. Le conseguenze di questi due eventi sono significative: 27 decessi, circa 400 feriti, 15000 sfollati, gravi danni strutturali, tra cui quelli diffusi alle strutture prefabbricate. Proprio la vulnerabilità sismica esibita dalle strutture prefabbricate viene qui dimostrata e descritta da un ricco e completo report fotografico realizzato nelle zone epicentrali nelle ore immediatamente successive alle scosse principali. Come prima conclusione, a seguito di tale ispezione, si è trovato che i danni alle strutture prefabbricate sono stati causati principalmente da carenze relative ai sistemi di connessioni tra elementi strutturali e tra questi e gli elementi non strutturali. Un danno così diffuso ad una particolare tipologia strutturale, quale quella degli edifici prefabbricati in c.a., può essere in prima battuta giustificato dalla rarità dell'evento sismico verificatosi oltre che dall'esclusione della zona colpita dalle aree riconosciute sismiche fino al 2003, il che ha permesso ai progettisti l'uso di connessioni semplicemente attritive. Alcune considerazioni sugli spettri di risposta registrati possono motivare il danno esteso dovuto alla perdita di appoggio.
2012
9788890429293
strutture prefabbricate
collegamenti
risposta sismica
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/397148
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact