Unveiling Informality through Im/mobility. Conceptual Analysis of Asylum Seekers and Refugees at the Margins of the Reception system in Italy

Since 2015, the progressive tightening of border controls and the implementation of policy measures aimed at discouraging the settlement of asylum seekers in the Italian territories have increasingly left an unprecedented number of migrant people at the margins of the official system of reception. Though social research has variously explored their experience of informal settling by interrogating the power dynamics in relation to individuals and the processes of categorization, little attention has been devoted to their mobility dimension. The aim of this article is to place the relationship between mobility and informality in the foreground to examine the analytical purchase of the conceptual perspective of the mobility studies in order to explore the reality of asylum seekers and refugees outside the reception system in Italy, and not only. The article contributes to capturing the multiple mobility/immobility dimensions of their geographical andsocial trajectories, arguing for an overcoming of the representation of 'passive pawns' and establishing a more fine-grained analysis of the experience of 'migrant informality'.

Dal 2015, il progressivo inasprimento dei controlli alle frontiere e l'attuazione di misure politiche volte a scoraggiare l'insediamento dei richiedenti asilo nei territori italiani, hanno progressivamente aumentato il numero di migranti che, raggiungendo cifre senza precedenti, sono rimasti ai margini del sistema di accoglienza ufficiale. Sebbene la ricerca sociale abbia variamente esplorato la loro esperienza di insediamento informale interrogandosi sulle dinamiche di potere in relazione agli individui e ai processi di categorizzazione, una minor attenzione è stata rivolta alla loro dimensione di mobilità. L'obiettivo di questo articolo è portare in primo piano il rapporto tra mobilità e informalità per esaminare il contributo analitico che offre la prospettiva concettuale degli studi sulla mobilità nella comprensione della realtà dei richiedenti asilo e dei rifugiati al di fuori del sistema di accoglienza in Italia, e non solo. L'articolo contribuisce a far luce sulle molteplici dimensioni di mobilità e immobilità che informano le loro traiettorie geografiche e sociali e sostiene il superamento di una loro rappresentazione come "pedine passive" delineando unanalisi più precisa dell'esperienza di informalità vissuta dai migranti.