Il presente lavoro ha come oggetto una ricerca relativa a nuovi sistemi di allettamento per mosaici impiegando supporti mobili a calce, concepiti come alternativa in diversi contesti conservativi ai più noti pannelli in alveolare di alluminio. La ricerca si è svolta attraverso studi analitici specifici compiuti presso il CNR-ISTEC di Faenza, dove si sono realizzati una serie di provini su cui sono state eseguite indagini di laboratorio per valutarne le caratteristiche composizionali e prestazionali. Lo studio ha portato quindi alla realizzazione di un sistema che prevede l'impiego di una malta per l'allettamento delle tessere e una come supporto, quest'ultima con l'utilizzo di aggregati leggeri, ed entrambe con l'uso di metacaolino per ottimizzarne le prestazioni in base alla funzione richiesta. Il sistema allettamento-supporto è stato poi applicato su due piccole porzioni musive di un tessellato strappato provenienti da Ponticelli (NA) e conservati al Museo Archeologico di Napoli. Adoperare una malta sia per l'allettamento che per il supporto significa assicurare compatibilità sia fisica che chimica oltre che estetica con i manufatti. Questo mette in risalto quanto sia importante evitare l'uso di prodotti premiscelati che generalmente vengono prodotti per l'edilizia, dove le proprietà dei materiali sono standardizzate per compensare l'imperizia tecnica degli operatori, e il lavoro è molto meno specializzato che nel campo del restauro. Tutti i materiali impiegati per realizzare il sistema allettamento-supporto adottato in questa sede sono tutti facilmente reperibili ed economici. Altro vantaggio del metodo qui adottato è la possibilità di evitare l'uso di polimeri di sintesi poiché sono prodotti che inevitabilmente hanno un invecchiamento differente da quello dei materiali antichi, oltre a essere scarsamente ecocompatibili. L'uso di questo sistema ha una grande versatilità per quanto concerne la destinazione finale del manufatto poiché consente sia una collocazione in ambiente museale che una ricollocazione in situ impiegando come legante lo stesso tipo di malta in modo da creare un sistema dal comportamento omogeneo. La possibilità di modulare gli spessori e l'utilizzo di materiali autolivellanti consente, a differenza dei pannelli rigidi prodotti in maniera industriale e standardizzata, di risolvere il problema delle quote, qualora si sia in presenza di un insieme di frammenti con spessori diversi o con delle superfici irregolari e discontinue. Si può concludere che i vantaggi principali di questo metodo risiedono nella sua estrema flessibilità ad adattarsi a diverse esigenze conservative, economicità e facilità di realizzazione. L'intero sistema, infatti, ha un costo pari a circa un settimo di quello stimato per l'impiego di un pannello in alveolare di alluminio, soluzione attualmente più utilizzata. Per di più, l'utilizzo di una malta consente di evitare sprechi dovuti agli scarti prodotti utilizzando un materiale venduto secondo dimensioni standard. Inoltre i tempi di lavoro non sono superiori a quelli necessari per i pannelli in alveolare di alluminio perché anche in quel caso è indispensabile dotare i mosaici di una malta d'allettamento per le tessere

Un sistema di allettamento per mosaici strappati con supporti mobili a calce

Francesca d'Aniello;Michele Macchiarola;
2018

Abstract

Il presente lavoro ha come oggetto una ricerca relativa a nuovi sistemi di allettamento per mosaici impiegando supporti mobili a calce, concepiti come alternativa in diversi contesti conservativi ai più noti pannelli in alveolare di alluminio. La ricerca si è svolta attraverso studi analitici specifici compiuti presso il CNR-ISTEC di Faenza, dove si sono realizzati una serie di provini su cui sono state eseguite indagini di laboratorio per valutarne le caratteristiche composizionali e prestazionali. Lo studio ha portato quindi alla realizzazione di un sistema che prevede l'impiego di una malta per l'allettamento delle tessere e una come supporto, quest'ultima con l'utilizzo di aggregati leggeri, ed entrambe con l'uso di metacaolino per ottimizzarne le prestazioni in base alla funzione richiesta. Il sistema allettamento-supporto è stato poi applicato su due piccole porzioni musive di un tessellato strappato provenienti da Ponticelli (NA) e conservati al Museo Archeologico di Napoli. Adoperare una malta sia per l'allettamento che per il supporto significa assicurare compatibilità sia fisica che chimica oltre che estetica con i manufatti. Questo mette in risalto quanto sia importante evitare l'uso di prodotti premiscelati che generalmente vengono prodotti per l'edilizia, dove le proprietà dei materiali sono standardizzate per compensare l'imperizia tecnica degli operatori, e il lavoro è molto meno specializzato che nel campo del restauro. Tutti i materiali impiegati per realizzare il sistema allettamento-supporto adottato in questa sede sono tutti facilmente reperibili ed economici. Altro vantaggio del metodo qui adottato è la possibilità di evitare l'uso di polimeri di sintesi poiché sono prodotti che inevitabilmente hanno un invecchiamento differente da quello dei materiali antichi, oltre a essere scarsamente ecocompatibili. L'uso di questo sistema ha una grande versatilità per quanto concerne la destinazione finale del manufatto poiché consente sia una collocazione in ambiente museale che una ricollocazione in situ impiegando come legante lo stesso tipo di malta in modo da creare un sistema dal comportamento omogeneo. La possibilità di modulare gli spessori e l'utilizzo di materiali autolivellanti consente, a differenza dei pannelli rigidi prodotti in maniera industriale e standardizzata, di risolvere il problema delle quote, qualora si sia in presenza di un insieme di frammenti con spessori diversi o con delle superfici irregolari e discontinue. Si può concludere che i vantaggi principali di questo metodo risiedono nella sua estrema flessibilità ad adattarsi a diverse esigenze conservative, economicità e facilità di realizzazione. L'intero sistema, infatti, ha un costo pari a circa un settimo di quello stimato per l'impiego di un pannello in alveolare di alluminio, soluzione attualmente più utilizzata. Per di più, l'utilizzo di una malta consente di evitare sprechi dovuti agli scarti prodotti utilizzando un materiale venduto secondo dimensioni standard. Inoltre i tempi di lavoro non sono superiori a quelli necessari per i pannelli in alveolare di alluminio perché anche in quel caso è indispensabile dotare i mosaici di una malta d'allettamento per le tessere
2018
9788840444475
mosaico
restauro
supporto mobile a calce
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/397674
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