In the Conca di Cervinia, the Inventory of Italian Glaciers (Italian Glaciological Committee - CNR, 1961) lists 13 glaciers, mostly small mountain glaciers. The average altitude of the fronts is around 3000 m: by virtue of this, these glaciers have suffered less than others from the effects of global warming, even if some are now considered extinct. The glaciers of the Conca di Cervinia have been the subject of annual surveys by the Italian Glaciological Committee for almost 100 years. Among the operators who took turns in monitoring, we remember in particular Manfredo Vanni (active between 1925 and 1971), Carla Origlia (1952-1977), Augusto and Marco Giorcelli (from 1980). Augusto Giorcelli, in particular, documented the last phase of relative glacial advance which took place at the beginning of the 1980s, followed by the rapid contraction of the glacial masses still in progress. In consideration of the morphological characteristics and the topographical location, for almost all the glaciers in this sector it is no longer possible to carry out direct measurements of frontal variation. The only exception is the Valtournenche Glacier (0.9 km2, Smiraglia et al., 2015), where a retreat of 230 m was measured from 2010 to 2020.

Nella Conca di Cervinia il Catasto dei Ghiacciai Italiani (Comitato Glaciologico Italiano - CNR, 1961) censisce 13 ghiacciai, per lo più ghiacciai montani di piccole dimensioni. La quota media delle fronti si aggira intorno ai 3000 m: in virtù di ciò, questi ghiacciai hanno risentito meno di altri degli effetti del riscaldamento climatico, anche se alcuni sono ormai da considerarsi estinti. I ghiacciai della Conca di Cervinia sono oggetto di rilevamenti annuali da parte del Comitato Glaciologico Italiano da quasi 100 anni. Tra gli operatori che si sono avvicendati nel monitoraggio, ricordiamo in particolare Manfredo Vanni (attivo tra il 1925 e il 1971), Carla Origlia (1952-1977), Augusto e Marco Giorcelli (dal 1980). Augusto Giorcelli, in particolare, ha documentato l'ultima fase di relativa avanzata glaciale avvenuta a inizio anni '80, seguita dalla rapida contrazione delle masse glaciali tuttora in corso. In considerazione delle caratteristiche morfologiche e della collocazione topografica, per la quasi totalità dei ghiacciai di questo settore non è più possibile effettuare misure dirette di variazione frontale. L'unica eccezione è rappresentata dal Ghiacciaio di Valtournenche (0,9 km2, Smiraglia et al., 2015), dove dal 2010 al 2020 è stato misurato un ritiro pari a 230 m.

I ghiacciai del Cervino nei rilievi del Comitato Glaciologico Italiano

Chiarle M
2021

Abstract

In the Conca di Cervinia, the Inventory of Italian Glaciers (Italian Glaciological Committee - CNR, 1961) lists 13 glaciers, mostly small mountain glaciers. The average altitude of the fronts is around 3000 m: by virtue of this, these glaciers have suffered less than others from the effects of global warming, even if some are now considered extinct. The glaciers of the Conca di Cervinia have been the subject of annual surveys by the Italian Glaciological Committee for almost 100 years. Among the operators who took turns in monitoring, we remember in particular Manfredo Vanni (active between 1925 and 1971), Carla Origlia (1952-1977), Augusto and Marco Giorcelli (from 1980). Augusto Giorcelli, in particular, documented the last phase of relative glacial advance which took place at the beginning of the 1980s, followed by the rapid contraction of the glacial masses still in progress. In consideration of the morphological characteristics and the topographical location, for almost all the glaciers in this sector it is no longer possible to carry out direct measurements of frontal variation. The only exception is the Valtournenche Glacier (0.9 km2, Smiraglia et al., 2015), where a retreat of 230 m was measured from 2010 to 2020.
2021
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
978-88-945525-0-8
Nella Conca di Cervinia il Catasto dei Ghiacciai Italiani (Comitato Glaciologico Italiano - CNR, 1961) censisce 13 ghiacciai, per lo più ghiacciai montani di piccole dimensioni. La quota media delle fronti si aggira intorno ai 3000 m: in virtù di ciò, questi ghiacciai hanno risentito meno di altri degli effetti del riscaldamento climatico, anche se alcuni sono ormai da considerarsi estinti. I ghiacciai della Conca di Cervinia sono oggetto di rilevamenti annuali da parte del Comitato Glaciologico Italiano da quasi 100 anni. Tra gli operatori che si sono avvicendati nel monitoraggio, ricordiamo in particolare Manfredo Vanni (attivo tra il 1925 e il 1971), Carla Origlia (1952-1977), Augusto e Marco Giorcelli (dal 1980). Augusto Giorcelli, in particolare, ha documentato l'ultima fase di relativa avanzata glaciale avvenuta a inizio anni '80, seguita dalla rapida contrazione delle masse glaciali tuttora in corso. In considerazione delle caratteristiche morfologiche e della collocazione topografica, per la quasi totalità dei ghiacciai di questo settore non è più possibile effettuare misure dirette di variazione frontale. L'unica eccezione è rappresentata dal Ghiacciaio di Valtournenche (0,9 km2, Smiraglia et al., 2015), dove dal 2010 al 2020 è stato misurato un ritiro pari a 230 m.
Cervino
ghiacciai
variazioni frontali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/398540
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