La mappatura realizzata dal Progetto ViVa ha gettato una luce su un numero cospicuo di servizi specializzati che, pur svolgendo un'azione significativa sul territorio, non hanno di fatto beneficiato di quei finanziamenti. La verifica della validità di tutte queste realtà può essere fatta misurando il livello di aderenza di ciascun centro ai requisiti espressi nell'Intesa Stato-Regioni: per quelli iscritti nelle liste regionali e rilevati da Istat si tratta solo di una misura del grado di aderenza, mentre per quelli rilevati dal CNR-IRPPS questa verifica si configura come una vera e propria riprova della validità delle attività messe in campo a livello micro-territoriale da realtà che non accedono di regola ai finanziamenti regionali. Con specifico riferimento ai CAV, il lavoro presentato in questo capitolo segue un approccio analitico e consente di intercettare i margini di intervento per l'adeguamento delle realtà non considerate nelle liste regionali che tuttavia hanno un bagaglio di esperienza e un impatto sul tessuto sociale che non possono essere ignorati. Nella prospettiva adottata in queste analisi, anche i CAV inseriti nelle liste regionali vengono analizzati alla ricerca di criticità, non necessariamente legate all'attività svolta, quanto piuttosto alle caratteristiche del territorio e alle opportunità di finanziamento.
L'aderenza dei centri antiviolenza ai requisiti dell'Intesa Stato-Regione: questioni metodologiche
Cerbara L;
2021
Abstract
La mappatura realizzata dal Progetto ViVa ha gettato una luce su un numero cospicuo di servizi specializzati che, pur svolgendo un'azione significativa sul territorio, non hanno di fatto beneficiato di quei finanziamenti. La verifica della validità di tutte queste realtà può essere fatta misurando il livello di aderenza di ciascun centro ai requisiti espressi nell'Intesa Stato-Regioni: per quelli iscritti nelle liste regionali e rilevati da Istat si tratta solo di una misura del grado di aderenza, mentre per quelli rilevati dal CNR-IRPPS questa verifica si configura come una vera e propria riprova della validità delle attività messe in campo a livello micro-territoriale da realtà che non accedono di regola ai finanziamenti regionali. Con specifico riferimento ai CAV, il lavoro presentato in questo capitolo segue un approccio analitico e consente di intercettare i margini di intervento per l'adeguamento delle realtà non considerate nelle liste regionali che tuttavia hanno un bagaglio di esperienza e un impatto sul tessuto sociale che non possono essere ignorati. Nella prospettiva adottata in queste analisi, anche i CAV inseriti nelle liste regionali vengono analizzati alla ricerca di criticità, non necessariamente legate all'attività svolta, quanto piuttosto alle caratteristiche del territorio e alle opportunità di finanziamento.| File | Dimensione | Formato | |
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