La destinazione turistica rappresenta l'unità di analisi fondamentale nello studio delle scelte di gestione e organizzazione dei sistemi turistici: oltre ad essere il luogo che attrae il turista, essa rappresenta e comprende la value chain di produzione del prodotto turistico e dell'esperienza del turista (Barbini, 2018; Pike 2008; Candela e Figini, 2012; Fyall et al, 2012). L'analisi delle destinazioni turistiche, sempre più metro di interpretazione della generale competizione turistica (Ritchie e Crouch, 2000; UNWTO, 2007), viene imperniata, in questa sede, sul significato di destinazione come "sistema emergente sulla base di significati socialmente creati e istituzionalizzati" (Barbini, 2018). Al fine di valutare empiricamente la performance della destinazione "Italia", è necessario integrare l'analisi del territorio guardando a specifici aggregati turistico-geografici che, per differenze culturali e territoriali, elevato potenziale di attrattiva e peculiarità dell'offerta turistica, vengono percepiti come destinazioni turistiche omogenee. Lo studio qui presentato dimostra come le performance delle destinazioni turistiche socialmente riconosciute siano coadiuvate dal turismo accolto dalle aree interne di prossimità, che sviluppa ed assume caratteri di crescita anche significativi. L'analisi svolta a livello di destinazione turistica diffusa permette una valutazione più realistica delle performance del Paese. Anche in questa edizione del Rapporto, dunque, si ripropone l'analisi delle destinazioni identificate secondo quanto già realizzato nelle precedenti pubblicazioni, con l'obiettivo di fornire una valutazione quali-quantitativa della competitività della destinazione, intesa come la capacità della stessa di mantenere la propria quota di mercato e migliorarla nel corso del tempo nel rispetto del principio di sostenibilità (Ritchie, Crouch, 2000). Le elaborazioni sviluppate nel seguente capitolo sono il risultato dell'indagine periodica sulla domanda e sull'offerta di aggregati territoriali specifici, basato principalmente su dati di fonte Istat a livello comunale, aggiornati al 2019. La metodologia di indagine si ispira al modello della competitività della destinazione di Crouch e Ritchie (Crouch, Ritchie,1999; Ritchie, Crouch, 2000), sui fattori di supporto e di pianificazione che costituiscono la base del Competitiveness Core. Il capitolo si focalizzerà, in prima istanza, sullo studio dei flussi turistici delle destinazioni prese in esame, attraverso un'analisi della domanda incentrata su arrivi, presenze e permanenza media con un approfondimento sul posizionamento delle destinazioni in base alle variazioni della quota di mercato e del tasso di sviluppo della domanda. Inoltre, sui fattori di supporto alla competitività e alle politiche di pianificazione e sviluppo delle destinazioni, con un focus sull'offerta ricettiva e l'organizzazione territoriale in termini di governance. Il risultato atteso, è quello di contribuire alla discussione sull'importanza strategica del concetto di destinazione turistica come sistema territoriale progettato e coordinato in grado di soddisfare i complessi bisogni del turista contemporaneo. L'analisi della competitività delle destinazioni turistiche diffuse sottolinea l'opportunità/necessità dell'intervento di una governance territoriale del turismo, l'utilità di una organizzazione formale (generalmente denominata Destination Management Organization - DMO) che sovrintenda la rete di relazioni interna ed esterna al fine di restituire agli aggregati turistici dinamicità e resilienza.

La competitività delle destinazioni turistiche diffuse

Valentina Castronuovo
2021

Abstract

La destinazione turistica rappresenta l'unità di analisi fondamentale nello studio delle scelte di gestione e organizzazione dei sistemi turistici: oltre ad essere il luogo che attrae il turista, essa rappresenta e comprende la value chain di produzione del prodotto turistico e dell'esperienza del turista (Barbini, 2018; Pike 2008; Candela e Figini, 2012; Fyall et al, 2012). L'analisi delle destinazioni turistiche, sempre più metro di interpretazione della generale competizione turistica (Ritchie e Crouch, 2000; UNWTO, 2007), viene imperniata, in questa sede, sul significato di destinazione come "sistema emergente sulla base di significati socialmente creati e istituzionalizzati" (Barbini, 2018). Al fine di valutare empiricamente la performance della destinazione "Italia", è necessario integrare l'analisi del territorio guardando a specifici aggregati turistico-geografici che, per differenze culturali e territoriali, elevato potenziale di attrattiva e peculiarità dell'offerta turistica, vengono percepiti come destinazioni turistiche omogenee. Lo studio qui presentato dimostra come le performance delle destinazioni turistiche socialmente riconosciute siano coadiuvate dal turismo accolto dalle aree interne di prossimità, che sviluppa ed assume caratteri di crescita anche significativi. L'analisi svolta a livello di destinazione turistica diffusa permette una valutazione più realistica delle performance del Paese. Anche in questa edizione del Rapporto, dunque, si ripropone l'analisi delle destinazioni identificate secondo quanto già realizzato nelle precedenti pubblicazioni, con l'obiettivo di fornire una valutazione quali-quantitativa della competitività della destinazione, intesa come la capacità della stessa di mantenere la propria quota di mercato e migliorarla nel corso del tempo nel rispetto del principio di sostenibilità (Ritchie, Crouch, 2000). Le elaborazioni sviluppate nel seguente capitolo sono il risultato dell'indagine periodica sulla domanda e sull'offerta di aggregati territoriali specifici, basato principalmente su dati di fonte Istat a livello comunale, aggiornati al 2019. La metodologia di indagine si ispira al modello della competitività della destinazione di Crouch e Ritchie (Crouch, Ritchie,1999; Ritchie, Crouch, 2000), sui fattori di supporto e di pianificazione che costituiscono la base del Competitiveness Core. Il capitolo si focalizzerà, in prima istanza, sullo studio dei flussi turistici delle destinazioni prese in esame, attraverso un'analisi della domanda incentrata su arrivi, presenze e permanenza media con un approfondimento sul posizionamento delle destinazioni in base alle variazioni della quota di mercato e del tasso di sviluppo della domanda. Inoltre, sui fattori di supporto alla competitività e alle politiche di pianificazione e sviluppo delle destinazioni, con un focus sull'offerta ricettiva e l'organizzazione territoriale in termini di governance. Il risultato atteso, è quello di contribuire alla discussione sull'importanza strategica del concetto di destinazione turistica come sistema territoriale progettato e coordinato in grado di soddisfare i complessi bisogni del turista contemporaneo. L'analisi della competitività delle destinazioni turistiche diffuse sottolinea l'opportunità/necessità dell'intervento di una governance territoriale del turismo, l'utilità di una organizzazione formale (generalmente denominata Destination Management Organization - DMO) che sovrintenda la rete di relazioni interna ed esterna al fine di restituire agli aggregati turistici dinamicità e resilienza.
2021
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
978-88-8080-442-0
Destination management
Tourist destination
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/399385
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