A partire dall'introduzione dell'opera "Soziologie" di Georg Simmel, pubblicata per la prima volta nel 1894 sulla rivista "Jahrbuch für Gesetzgebung, Verwaltung und Volkswirtschaft im Deutschen Reich", il presente saggio sviluppa una riflessione sui temi della "interazione" e "reciprocità" come base della struttura sociale di Georg Simmel. Il termine che esprime questa impostazione generale e che pervade tutta la vasta bibliografia dell'autore è "Wechselwirkung" ("effetto di reciprocità", "azione reciproca"): una concezione secondo cui la realtà è un intreccio di relazioni di associazione e influenze reciproche fra una molteplicità di elementi. Le azioni di reciprocità raccontate dal filosofo, prima fra tutte l'amicizia, si sedimentano all'interno di sistemi di interazione dei quali è difficile ricostruire origini e motivazioni. La società, con le sue formazioni collettive, è un brulicare indistinto di azioni individuali, non riconducibile alla somma delle sue parti; la storia delle relazioni che la popolano non è mai la copia fedele della realtà, ma è il frutto di un lavoro interpretativo che, attraverso dei "modelli", ne ricostruisce l'intelaiatura relazionale e i processi attraverso i quali questi modelli prendono corpo. In questo caos solo apparente, l'individuo è il punto nevralgico da cui partono, si dipanano e si intersecano le reti fittissime delle relazioni umane. I processi sociali, dall'amicizia alle formazioni più strutturate, si creano, si sviluppano e decadono con modalità difficilmente prevedibili, in una instabilità strutturale della quale il ricercatore può solo tentare di abbozzare transitorie e mutevoli mappe analitiche.
L'amicizia come processo di interazione primario in Georg Simmel
Giulia Antonini
2018
Abstract
A partire dall'introduzione dell'opera "Soziologie" di Georg Simmel, pubblicata per la prima volta nel 1894 sulla rivista "Jahrbuch für Gesetzgebung, Verwaltung und Volkswirtschaft im Deutschen Reich", il presente saggio sviluppa una riflessione sui temi della "interazione" e "reciprocità" come base della struttura sociale di Georg Simmel. Il termine che esprime questa impostazione generale e che pervade tutta la vasta bibliografia dell'autore è "Wechselwirkung" ("effetto di reciprocità", "azione reciproca"): una concezione secondo cui la realtà è un intreccio di relazioni di associazione e influenze reciproche fra una molteplicità di elementi. Le azioni di reciprocità raccontate dal filosofo, prima fra tutte l'amicizia, si sedimentano all'interno di sistemi di interazione dei quali è difficile ricostruire origini e motivazioni. La società, con le sue formazioni collettive, è un brulicare indistinto di azioni individuali, non riconducibile alla somma delle sue parti; la storia delle relazioni che la popolano non è mai la copia fedele della realtà, ma è il frutto di un lavoro interpretativo che, attraverso dei "modelli", ne ricostruisce l'intelaiatura relazionale e i processi attraverso i quali questi modelli prendono corpo. In questo caos solo apparente, l'individuo è il punto nevralgico da cui partono, si dipanano e si intersecano le reti fittissime delle relazioni umane. I processi sociali, dall'amicizia alle formazioni più strutturate, si creano, si sviluppano e decadono con modalità difficilmente prevedibili, in una instabilità strutturale della quale il ricercatore può solo tentare di abbozzare transitorie e mutevoli mappe analitiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


