Innova Patrimonio è un progetto regionale finanziato nell'ambito del POR FESR Lazio 2014-2020?, avviso pubblico Beni Culturali e Turismo. E' nato per la valorizzazione turistica del territorio periferico e in particolare i borghi antichi, che vede la collaborazione di Istituti di Ricerca e imprese. I partner sono: THEOREMA SRL,?CNR ISPC,?TEATRO POTLACH, SILLABE SRL, ORPHEO GROPUS SRL, in collaborazione con SDCinematografica. Le attività del CNR ISPC nell'ambito del progetto si concentrano sull'ideazione e la creazione di un innovativo modello di narrazione del territorio e dei suoi beni, in particolare dei borghi antichi, luoghi fragili dove sembra che molte cose si stiano perdendo. Questo è anche il caso di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, dove oggi vivono meno di 200 residenti e che è oggetto di questa sperimentazione. La tradizionale impostazione descrittiva di itinerari e monumenti, che rende i borghi italiani un po' tutti simili, viene sostituita da una rappresentazione drammaturgica di storie, di modi di vivere e dimensioni immaginarie che costituiscono i caratteri irriducibili e unici della vita profonda di un borgo. A quest'anima nascosta danno forma recitazioni attoriali, ricostruzioni virtuali, ambienti di mixed reality, projection mapping. Gli attori del teatro, attraverso i personaggi che hanno creato in tanti anni per i loro spettacoli, raccontano la storia e la vita del borgo e il carattere dei suoi abitanti: percorrono i vicoli, e le piazze, sostano sui muri, attraversano giardini e cantine, entrano nelle case. ? Incontrano e si confrontano con gli abitanti che continuamente entrano ed escono dalle storie, vi portano le loro passioni, i mestieri e gli oggetti, talvolta rari, che custodiscono nelle loro case. Per rendere questa dimensione magica più estraniante, interveniamo con apparizioni virtuali, ma anche con proiezioni digitali a scala urbana. Ad esempio il museo civico archeologico "esplode" in video mapping nello spazio esterno della piazza. Gli oggetti della civiltà sabina e romana, digitalizzati in 3D, vengono proiettati sulle facciate dei palazzi ed entrano in relazione con gli abitanti di oggi, anch'essi ripresi in video, ingigantiti e proiettati sulle facciate, mentre raccolgono quei manufatti, li osservano, li scambiano. L'oggetto più prezioso sarà il carro del principe sabino, decorato in lamine di bronzo istoriate, proveniente da una tomba monumentale del VI sec. a.C. nella necropoli di Colle del Forno. Questo carro, di ritorno dal museo di Copenaghen, sarà esposto nel Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina e qui se ne preannuncia virtualmente l'ingresso. Cinema, teatro e computer grafica si fondono in questa inedita rappresentazione del borgo, nella quale la comunità riconosce se stessa e il suo "habitat", ma lo guarda con nuovi occhi. Occhi diversi da quelli della quotidianità, occhi che si sorprendono e che reagiscono in modo inatteso. Fara diventa così una "città invisibile" per dirla con Calvino, una città fatta di pietra e marmo ma anche di fili, sipari e nebbie. Questo ritratto di Fara sarà disponibile su un'app innovativa per smart-phone e tablet, un sito web, in un'installazione museale e in un medio-metraggio. Sarà uno stimolo per i turisti e per gli abitanti ma anche un modello esportabile per altre borghi italiani. Eva Pietroni è responsabile scientifico del progetto, ideatrice, sceneggiatrice e co-regista per la realizzazione cinematografica.

Una nuova forma narrativa per i borghi storici, tra drammaturgia e mixed reality. Il progetto INNOVA PATRIMONIO

Pietroni E
2021

Abstract

Innova Patrimonio è un progetto regionale finanziato nell'ambito del POR FESR Lazio 2014-2020?, avviso pubblico Beni Culturali e Turismo. E' nato per la valorizzazione turistica del territorio periferico e in particolare i borghi antichi, che vede la collaborazione di Istituti di Ricerca e imprese. I partner sono: THEOREMA SRL,?CNR ISPC,?TEATRO POTLACH, SILLABE SRL, ORPHEO GROPUS SRL, in collaborazione con SDCinematografica. Le attività del CNR ISPC nell'ambito del progetto si concentrano sull'ideazione e la creazione di un innovativo modello di narrazione del territorio e dei suoi beni, in particolare dei borghi antichi, luoghi fragili dove sembra che molte cose si stiano perdendo. Questo è anche il caso di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, dove oggi vivono meno di 200 residenti e che è oggetto di questa sperimentazione. La tradizionale impostazione descrittiva di itinerari e monumenti, che rende i borghi italiani un po' tutti simili, viene sostituita da una rappresentazione drammaturgica di storie, di modi di vivere e dimensioni immaginarie che costituiscono i caratteri irriducibili e unici della vita profonda di un borgo. A quest'anima nascosta danno forma recitazioni attoriali, ricostruzioni virtuali, ambienti di mixed reality, projection mapping. Gli attori del teatro, attraverso i personaggi che hanno creato in tanti anni per i loro spettacoli, raccontano la storia e la vita del borgo e il carattere dei suoi abitanti: percorrono i vicoli, e le piazze, sostano sui muri, attraversano giardini e cantine, entrano nelle case. ? Incontrano e si confrontano con gli abitanti che continuamente entrano ed escono dalle storie, vi portano le loro passioni, i mestieri e gli oggetti, talvolta rari, che custodiscono nelle loro case. Per rendere questa dimensione magica più estraniante, interveniamo con apparizioni virtuali, ma anche con proiezioni digitali a scala urbana. Ad esempio il museo civico archeologico "esplode" in video mapping nello spazio esterno della piazza. Gli oggetti della civiltà sabina e romana, digitalizzati in 3D, vengono proiettati sulle facciate dei palazzi ed entrano in relazione con gli abitanti di oggi, anch'essi ripresi in video, ingigantiti e proiettati sulle facciate, mentre raccolgono quei manufatti, li osservano, li scambiano. L'oggetto più prezioso sarà il carro del principe sabino, decorato in lamine di bronzo istoriate, proveniente da una tomba monumentale del VI sec. a.C. nella necropoli di Colle del Forno. Questo carro, di ritorno dal museo di Copenaghen, sarà esposto nel Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina e qui se ne preannuncia virtualmente l'ingresso. Cinema, teatro e computer grafica si fondono in questa inedita rappresentazione del borgo, nella quale la comunità riconosce se stessa e il suo "habitat", ma lo guarda con nuovi occhi. Occhi diversi da quelli della quotidianità, occhi che si sorprendono e che reagiscono in modo inatteso. Fara diventa così una "città invisibile" per dirla con Calvino, una città fatta di pietra e marmo ma anche di fili, sipari e nebbie. Questo ritratto di Fara sarà disponibile su un'app innovativa per smart-phone e tablet, un sito web, in un'installazione museale e in un medio-metraggio. Sarà uno stimolo per i turisti e per gli abitanti ma anche un modello esportabile per altre borghi italiani. Eva Pietroni è responsabile scientifico del progetto, ideatrice, sceneggiatrice e co-regista per la realizzazione cinematografica.
2021
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
9788857912998
Borghi italiani
storytelling
ibridazione dei media
cinema
teatro
mixed reality
educazione
co-creazione
turismo e beni culturali
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/400373
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact