La principale sfida del progetto Ad Maiora è rappresentata dalla progettazione, sperimentazione e validazione di un modello di riuso adattivo degli oratori fondato sulla erogazione di un sistema di servizi la cui sostenibilità è assicurata dall'utilizzo di modelli di business innovativi, in grado di attivare anche processi di sviluppo locale. Il progetto mira, altresì a rafforzare il senso di appartenenza e le relazioni tra questi beni e le comunità locali, innescando processi di empowerment di comunità e, in prospettiva, di rigenerazione urbana. Infine, la definizione delle nuove attività e sistema dei servizi da allocare negli oratori intende recuperare e riaffermare l'originario ruolo delle confraternite come contesti di dibattito culturale e laboratori di miglioramento sociale nel tessuto urbano di riferimento. Si è tenuto conto delle funzioni storicamente svolte dalle Confraternite e Arciconfraternite che, intervenendo direttamente nei settori dell'educazione, della formazione, dell'assistenza e della difesa delle fasce socialmente più deboli ed emarginate, promossero e protessero le corporazioni di arti e di mestieri; fondarono ospizi e ospedali, orfanotrofi e conservatori, scuole ed educandati, chiese e oratori, Monti e banchi di prestito, caratterizzandosi per il forte impegno sociale e assistenziale e per la capacità d'incidere attivamente sulla struttura e sull'assetto della società. Il presente rapporto di ricerca presenta due proposte di riuso adattivo per gli oratori di Sant'Arcangelo a Baiano e Santa Maria della Misericordia ai Vergini, identificati, quindi, come casi di sperimentazione. La fase successiva della ricerca sarà l'organizzazione di focus group e tavoli tematici, tesi ad identificare il sistema dei servizi attraverso un processo di co-design.
Proposte di riuso adattivo dei due casi Pilota oggetto della sperimentazione: Sant'Arcangelo a Baiano e Santa Maria della Misericordia ai Vergini
Apicerni V;Giusto R M;Fatigati L;De Martino M
2021
Abstract
La principale sfida del progetto Ad Maiora è rappresentata dalla progettazione, sperimentazione e validazione di un modello di riuso adattivo degli oratori fondato sulla erogazione di un sistema di servizi la cui sostenibilità è assicurata dall'utilizzo di modelli di business innovativi, in grado di attivare anche processi di sviluppo locale. Il progetto mira, altresì a rafforzare il senso di appartenenza e le relazioni tra questi beni e le comunità locali, innescando processi di empowerment di comunità e, in prospettiva, di rigenerazione urbana. Infine, la definizione delle nuove attività e sistema dei servizi da allocare negli oratori intende recuperare e riaffermare l'originario ruolo delle confraternite come contesti di dibattito culturale e laboratori di miglioramento sociale nel tessuto urbano di riferimento. Si è tenuto conto delle funzioni storicamente svolte dalle Confraternite e Arciconfraternite che, intervenendo direttamente nei settori dell'educazione, della formazione, dell'assistenza e della difesa delle fasce socialmente più deboli ed emarginate, promossero e protessero le corporazioni di arti e di mestieri; fondarono ospizi e ospedali, orfanotrofi e conservatori, scuole ed educandati, chiese e oratori, Monti e banchi di prestito, caratterizzandosi per il forte impegno sociale e assistenziale e per la capacità d'incidere attivamente sulla struttura e sull'assetto della società. Il presente rapporto di ricerca presenta due proposte di riuso adattivo per gli oratori di Sant'Arcangelo a Baiano e Santa Maria della Misericordia ai Vergini, identificati, quindi, come casi di sperimentazione. La fase successiva della ricerca sarà l'organizzazione di focus group e tavoli tematici, tesi ad identificare il sistema dei servizi attraverso un processo di co-design.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.