Viral communication Starting from the concept of infodemia, on which the WHO issued a global alert already in February 2020, we analyze the specific risks represented by information and communication. They are seen as risky by those who hold "power" (and/or knowledge) and are unwilling or unable to share knowledge. They are indeed risky due to misinformation and disinformation. They finally represent the heart of problem solving, if revisited and used in a participation/sharing/democracy key. What must be analyzed to understand what it means to do proper information and communication without trivializing? In order to exercise communication that meets ethical requirements (linked to accountability and democracy), the following must be considered: fears, for oneself and for others; the perception of risk, at a collective and individual level; the problems of risk governance; the actors in the field. A reflection on the place of COVID-19 in the environmental crisis makes us think about the possibility of taking charge as responsible and proactive actors, capable of acting by producing networks of meanings and positive actions.

La comunicazione è stata un elemento fondante dell'esistenza delle comunità umane fin dal loro costituirsi, ed è stata studiata dalle discipline più diverse, perché lo "scambio di informazioni" non riguarda solo la dimensione verbale e umana ma va dall'infinitamente piccolo delle cellule che per funzionare attivano scambi, all'immensamente grande dell'universo in movimento. La comunicazione è certo imprescindibile nella vita di ciascuno e in particolare nell'era che stiamo vivendo, l'Antropocene, che per parte della popolazione del mondo è diventata l'era della disintermediazione. Ciò significa che esiste la possibilità di comunicare senza quelle mediazioni che tradizionalmente sono stati i mass media (giornali, televisioni e radio). In un recente passato una vera e propria disciplina - l'agenda setting - studiava il modo in cui i media possono influenzare le priorità a livello dei governi fungendo da vero e proprio filtro della realtà per la comunità in generale: questi "equilibri" ampiamente studiati sono stati completamente sovvertiti, così come è successo per la comunicazione in generale.

Comunicazione virale

Liliana Cori
2021

Abstract

Viral communication Starting from the concept of infodemia, on which the WHO issued a global alert already in February 2020, we analyze the specific risks represented by information and communication. They are seen as risky by those who hold "power" (and/or knowledge) and are unwilling or unable to share knowledge. They are indeed risky due to misinformation and disinformation. They finally represent the heart of problem solving, if revisited and used in a participation/sharing/democracy key. What must be analyzed to understand what it means to do proper information and communication without trivializing? In order to exercise communication that meets ethical requirements (linked to accountability and democracy), the following must be considered: fears, for oneself and for others; the perception of risk, at a collective and individual level; the problems of risk governance; the actors in the field. A reflection on the place of COVID-19 in the environmental crisis makes us think about the possibility of taking charge as responsible and proactive actors, capable of acting by producing networks of meanings and positive actions.
2021
Istituto di Fisiologia Clinica - IFC
La comunicazione è stata un elemento fondante dell'esistenza delle comunità umane fin dal loro costituirsi, ed è stata studiata dalle discipline più diverse, perché lo "scambio di informazioni" non riguarda solo la dimensione verbale e umana ma va dall'infinitamente piccolo delle cellule che per funzionare attivano scambi, all'immensamente grande dell'universo in movimento. La comunicazione è certo imprescindibile nella vita di ciascuno e in particolare nell'era che stiamo vivendo, l'Antropocene, che per parte della popolazione del mondo è diventata l'era della disintermediazione. Ciò significa che esiste la possibilità di comunicare senza quelle mediazioni che tradizionalmente sono stati i mass media (giornali, televisioni e radio). In un recente passato una vera e propria disciplina - l'agenda setting - studiava il modo in cui i media possono influenzare le priorità a livello dei governi fungendo da vero e proprio filtro della realtà per la comunità in generale: questi "equilibri" ampiamente studiati sono stati completamente sovvertiti, così come è successo per la comunicazione in generale.
Comunicazione
rischio
epidemia
ambiente
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