Nell'Europa in cui si consolidano gli Stati nazionali, l'Impero asburgico appare all'inizio del Seicento come un anacronismo politico, dove convivono regionalismo e cosmopolitismo mentre altrove si rafforzano gli Stati nazionali. Progressivamente, con l'intensificarsi della guerra dei Trent'anni che vede proprio in quest'area lo scoccare della prima scintilla, il disegno universale della Monarchia asburgica fallisce, mentre gli scontri, la devastazione e la morte diventano lo scenario abituale e ogni sogno di grandezza sembra essersi perduto nei particolarismi. Tuttavia, dopo Westfalia, un inedito "assolutismo confessionale" accompagna - nel crescere delle arti, delle scienze e del diritto - l'idea di Impero come fattore unificante, mentre l'imperatore diventa collante e garanzia di pace sovranazionale e sovraconfessionale.
L'impero germanico
Marina Montacutelli
2017
Abstract
Nell'Europa in cui si consolidano gli Stati nazionali, l'Impero asburgico appare all'inizio del Seicento come un anacronismo politico, dove convivono regionalismo e cosmopolitismo mentre altrove si rafforzano gli Stati nazionali. Progressivamente, con l'intensificarsi della guerra dei Trent'anni che vede proprio in quest'area lo scoccare della prima scintilla, il disegno universale della Monarchia asburgica fallisce, mentre gli scontri, la devastazione e la morte diventano lo scenario abituale e ogni sogno di grandezza sembra essersi perduto nei particolarismi. Tuttavia, dopo Westfalia, un inedito "assolutismo confessionale" accompagna - nel crescere delle arti, delle scienze e del diritto - l'idea di Impero come fattore unificante, mentre l'imperatore diventa collante e garanzia di pace sovranazionale e sovraconfessionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.