Ogni città è un organismo vivente (Geddes, 1915) e ha (come tutti gli organismi viventi) una propria dinamica. Le città nascono, crescono, si stabilizzano, diventano "stagnanti", decadono e muoiono. Essendo un sistema vivente, cioè un sistema dinamico complesso e adattivo, sono capaci di auto-organizzazione e autogestione. Sono soggette a forze diverse: economiche, sociali, politiche, culturali, ecc. La loro combinazione determina il "destino" della città, nel generare processi in cui circoli "virtuosi" si intrecciano con quelli "viziosi". Le cause del declino delle città sono molteplici: invecchiamento della popolazione, povertà, disoccupazione, mancanza di capacità attrattive, degrado del patrimonio edilizio e delle infrastrutture, declino delle attività produttive, eventi catastrofici, cattive condizioni igienico-sanitarie. Ognuna di queste cause interdipende dalle altre secondo continui processi retroattivi. Una volta attivati i processi di declino, si innescano circuiti viziosi che, dal livello ambientale, influenzano, ad esempio, quello sociale e poi quello economico (e così via), accelerando il processo di degrado stesso. Come fermare, o rallentare, o invertire questi processi di declino? Come affrontare l'entropia sempre più accelerata? La proposta generale di questo capitolo fa riferimento a una parola chiave: "rigenerazione" come rivitalizzazione della città nella prospettiva dell'economia/città circolare. In particolare l'attenzione è qui focalizzata sulla città di Matera (Italia), Capitale della Cultura 2019, città caratterizzata da un particolare paesaggio, riflesso di una coevoluzione secolare tra uomo-natura-cultura.
La rigenerazione del "Sistema Matera" nella prospettiva dell'economia circolare
Luigi Fusco Girard;
2019
Abstract
Ogni città è un organismo vivente (Geddes, 1915) e ha (come tutti gli organismi viventi) una propria dinamica. Le città nascono, crescono, si stabilizzano, diventano "stagnanti", decadono e muoiono. Essendo un sistema vivente, cioè un sistema dinamico complesso e adattivo, sono capaci di auto-organizzazione e autogestione. Sono soggette a forze diverse: economiche, sociali, politiche, culturali, ecc. La loro combinazione determina il "destino" della città, nel generare processi in cui circoli "virtuosi" si intrecciano con quelli "viziosi". Le cause del declino delle città sono molteplici: invecchiamento della popolazione, povertà, disoccupazione, mancanza di capacità attrattive, degrado del patrimonio edilizio e delle infrastrutture, declino delle attività produttive, eventi catastrofici, cattive condizioni igienico-sanitarie. Ognuna di queste cause interdipende dalle altre secondo continui processi retroattivi. Una volta attivati i processi di declino, si innescano circuiti viziosi che, dal livello ambientale, influenzano, ad esempio, quello sociale e poi quello economico (e così via), accelerando il processo di degrado stesso. Come fermare, o rallentare, o invertire questi processi di declino? Come affrontare l'entropia sempre più accelerata? La proposta generale di questo capitolo fa riferimento a una parola chiave: "rigenerazione" come rivitalizzazione della città nella prospettiva dell'economia/città circolare. In particolare l'attenzione è qui focalizzata sulla città di Matera (Italia), Capitale della Cultura 2019, città caratterizzata da un particolare paesaggio, riflesso di una coevoluzione secolare tra uomo-natura-cultura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.