Il contributo ha lo scopo di presentare i risultati preliminari delle indagini geofisiche condotte a Catania tra il 2012 e il 2014 in diversi punti della città attraverso l'uso di metodi (GPR, ERT) che hanno permesso di ottenere risultati importanti per la lettura del patrimonio culturale invisibile della città. Il lavoro di acquisizione ed elaborazione dei dati unito all'interpretazione geologica e archeologica dimostra ancora una volta il vasto campo di applicazione in area urbana. Le aree su cui sono state focalizzate le ricerche (Piazza Duomo-Cattedrale, Anfiteatro, Piazza Dante-San Nicolò), infatti, hanno iniziato a mostrare dati importanti per l'interpretazione delle strutture antiche il cui valore e la cui consistenza permettono oggi di ottenere una visione più precisa dello sviluppo planimetrico di infrastrutture, architetture e impianti urbanistici. I risultati raggiunti, ad esempio, per l'Anfiteatro romano hanno permesso di definire l'impianto planimetrico del monumento, oggi in gran parte conservato nel sottosuolo, e di valutare il rapporto con la collina di Montevergine. I dati più interessanti, tuttavia, superano la semplice analisi spaziale orizzontale. La valutazione del potenziale archeologico, infatti, costituisce l'elemento di maggiore novità per l'archeologia urbana di Catania e rappresenta oggi l'unico strumento per leggere e interpretare l'origine e la formazione dei depositi e delle stratigrafie archeologiche presenti nel sottosuolo della città. È stato così possibile effettuare una prima valutazione delle profonde e complesse stratigrafie conservate nei tre contesti e di proporre una interpretazione dei fenomeni antropici, erosivi, sismici e vulcanici intervenuti nella loro formazione.

Le indagini geofisiche per l'analisi del patrimonio invisibile. Metodi e aree di indagine

Giovanni Leucci;Lara De Giorgi;Giuseppe Cacciaguerra;Antonino Mazzaglia;G Fragalà;Antonino Cannata;Claudia Pantellaro;Maria Luisa Scrofani
2016

Abstract

Il contributo ha lo scopo di presentare i risultati preliminari delle indagini geofisiche condotte a Catania tra il 2012 e il 2014 in diversi punti della città attraverso l'uso di metodi (GPR, ERT) che hanno permesso di ottenere risultati importanti per la lettura del patrimonio culturale invisibile della città. Il lavoro di acquisizione ed elaborazione dei dati unito all'interpretazione geologica e archeologica dimostra ancora una volta il vasto campo di applicazione in area urbana. Le aree su cui sono state focalizzate le ricerche (Piazza Duomo-Cattedrale, Anfiteatro, Piazza Dante-San Nicolò), infatti, hanno iniziato a mostrare dati importanti per l'interpretazione delle strutture antiche il cui valore e la cui consistenza permettono oggi di ottenere una visione più precisa dello sviluppo planimetrico di infrastrutture, architetture e impianti urbanistici. I risultati raggiunti, ad esempio, per l'Anfiteatro romano hanno permesso di definire l'impianto planimetrico del monumento, oggi in gran parte conservato nel sottosuolo, e di valutare il rapporto con la collina di Montevergine. I dati più interessanti, tuttavia, superano la semplice analisi spaziale orizzontale. La valutazione del potenziale archeologico, infatti, costituisce l'elemento di maggiore novità per l'archeologia urbana di Catania e rappresenta oggi l'unico strumento per leggere e interpretare l'origine e la formazione dei depositi e delle stratigrafie archeologiche presenti nel sottosuolo della città. È stato così possibile effettuare una prima valutazione delle profonde e complesse stratigrafie conservate nei tre contesti e di proporre una interpretazione dei fenomeni antropici, erosivi, sismici e vulcanici intervenuti nella loro formazione.
2016
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
978-88-89375-10-5
Urban Archaeology
Catania
remote sensing
Geophysical survey
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/401485
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