Chi è quel soggetto che nell'autobiografia dice "io"? Raccontarsi non è già diventare altro? L'autobiografia è un esercizio filosofico in cui l'identità si scopre tramata da altre vite e l'io emerge soltanto perché dislocato nei suoi segni. Sono forse proprio le condizioni di impossibilità di un'autopresentazione trasparente e definitiva che rendono possibile una soggettività autobiografica. Scrivere di sé infatti è già trascendenza: insinua il sospetto di un'alterità, di un'alterazione e turba la rigida identità, che si presume autonoma e precedente alle sue iscrizioni. L'intreccio tra autós, bíos e graphein non è dunque una neutra auto-espressione, ma uno specchio in cui il proprio volto è riflesso e capovolto, il sé si racconta e si ascolta, recita e osserva.
Vite dai filosofi. Filosofia e autobiografia
GUIDI Simone
2013
Abstract
Chi è quel soggetto che nell'autobiografia dice "io"? Raccontarsi non è già diventare altro? L'autobiografia è un esercizio filosofico in cui l'identità si scopre tramata da altre vite e l'io emerge soltanto perché dislocato nei suoi segni. Sono forse proprio le condizioni di impossibilità di un'autopresentazione trasparente e definitiva che rendono possibile una soggettività autobiografica. Scrivere di sé infatti è già trascendenza: insinua il sospetto di un'alterità, di un'alterazione e turba la rigida identità, che si presume autonoma e precedente alle sue iscrizioni. L'intreccio tra autós, bíos e graphein non è dunque una neutra auto-espressione, ma uno specchio in cui il proprio volto è riflesso e capovolto, il sé si racconta e si ascolta, recita e osserva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.