Nell'ambito di un programma di prevenzione/previsione del rischio sismico, la Regione Toscana ha finanziato la realizzazione di una rete di monitoraggio geochimico (la rete Geochimica Toscana - GNT: Geochemical Network of Tuscany) per studiare possibili relazioni tra le variazioni di chimismo nelle acque sotterranee e gli eventi sismici (Cioni et al., 2007). La GNT è operativa dalla fine del 2002 e attualmente è costituita da 6 stazioni automatiche di monitoraggio continuo installate nelle aree a maggiore pericolosità sismica della Toscana: Garfagnana, Lunigiana, Mugello, Valtiberina e comprensorio del Monte Amiata. Tutte le stazioni sono dotate di sensori per le misurazioni simultanee di 6 parametri nelle acque: temperatura, pH, potenziale redox, conducibilità elettrica e le concentrazioni di CO2 e CH4 disciolti. La stazione automatica di Bagnore è stata installata nel 2004 alle pendici del Monte Amiata (Toscana meridionale). Gli aumenti significativi nei parametri monitorati, registrati a partire dalla fine di marzo 2016 sono coerenti con un aumento dell'assorbimento di gas idrotermali (prevalentemente CO2, H2S e vapore) dal serbatoio geotermico sottostante e potrebbero essere correlati a variazioni di permeabilità connesse alle fasi preparatorie dei terremoti avvenuti nel 2016, a partire dal terremoto di Orvieto del 30 maggio di Mw = 4.1.
Monitoraggio idrogeochimico ai fini di ricerca sui precursori sismici: l'esempio della Sorgente di Bagnore all'Amiata
Pierotti L;Gherardi F;Facca G;
2019
Abstract
Nell'ambito di un programma di prevenzione/previsione del rischio sismico, la Regione Toscana ha finanziato la realizzazione di una rete di monitoraggio geochimico (la rete Geochimica Toscana - GNT: Geochemical Network of Tuscany) per studiare possibili relazioni tra le variazioni di chimismo nelle acque sotterranee e gli eventi sismici (Cioni et al., 2007). La GNT è operativa dalla fine del 2002 e attualmente è costituita da 6 stazioni automatiche di monitoraggio continuo installate nelle aree a maggiore pericolosità sismica della Toscana: Garfagnana, Lunigiana, Mugello, Valtiberina e comprensorio del Monte Amiata. Tutte le stazioni sono dotate di sensori per le misurazioni simultanee di 6 parametri nelle acque: temperatura, pH, potenziale redox, conducibilità elettrica e le concentrazioni di CO2 e CH4 disciolti. La stazione automatica di Bagnore è stata installata nel 2004 alle pendici del Monte Amiata (Toscana meridionale). Gli aumenti significativi nei parametri monitorati, registrati a partire dalla fine di marzo 2016 sono coerenti con un aumento dell'assorbimento di gas idrotermali (prevalentemente CO2, H2S e vapore) dal serbatoio geotermico sottostante e potrebbero essere correlati a variazioni di permeabilità connesse alle fasi preparatorie dei terremoti avvenuti nel 2016, a partire dal terremoto di Orvieto del 30 maggio di Mw = 4.1.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.