Sono note sin dai tempi antichi le proprietà benefiche del propolis, un prodotto dell'alveare utilizzato dalle api per la costruzione e la manutenzione delle arnie. Nonostante il largo utilizzo del propolis nella medicina naturale, sono pochi gli studi scientifici su questo prodotto ed in particolare sulle sue proprietà antiossidanti, mentre risultano assenti indagini che ne esaminino le interazioni con la fase lipidica delle membrane. Oggetto del presente lavoro è la misura del contenuto di polifenoli totali (TPC) su campioni di propolis provenienti da zone di differente tipologia territoriale (barena, campagna coltivata, bosco collinare). A tal scopo sono stati utilizzati i tre metodi Folin-Ciocalteau (FC), quenching del DPPH ed un saggio enzimatico messo a punto dal presente gruppo di ricerca. I risultati ottenuti, seppure dipendenti dalle caratteristiche specifiche delle tre metodiche, dimostrano inequivocabilmente un elevato contenuto di polifenoli: in termini approssimativi circa il 40% del peso del propolis risulta essere mediamente costituito da polifenoli (espressi come catechina equivalente). I dati ottenuti sono in sintonia con quelli risultanti da misure di inibizione della perossidazione lipidica (ossidazione, ad opera dell'ossigeno molecolare, di acido linoleico disperso in micelle di sodiododecilsolfato), dalle quali si osserva, per tutti i campioni esaminati, una straordinaria capacità antiossidante del propolis, paragonabile a quella della catechina assunta come riferimento. Dallo studio delle interazioni del propolis sui liposomi, effettuato con le tecniche di calorimetria a scansione differenziale (DSC) e di risonanza di spin elettronico (ESR), utilizzando la metodica dello spin-label, emerge una limitata variazione della temperatura di transizione di fase (transizione principale) e cambiamenti minimi dei profili degli spettri ESR. L'insieme dei risultati ottenuti porta alla conclusione che il propolis, pur non provocando significative modificazioni delle proprietà di membrana, agisce in modo molto efficace contro la loro degradazione perossidativa, in virtù del suo elevato contenuto di polifenoli.

Studio sulle proprietà antiossidanti del propolis e sulle interazioni con membrane modello

Gregoris;
2008

Abstract

Sono note sin dai tempi antichi le proprietà benefiche del propolis, un prodotto dell'alveare utilizzato dalle api per la costruzione e la manutenzione delle arnie. Nonostante il largo utilizzo del propolis nella medicina naturale, sono pochi gli studi scientifici su questo prodotto ed in particolare sulle sue proprietà antiossidanti, mentre risultano assenti indagini che ne esaminino le interazioni con la fase lipidica delle membrane. Oggetto del presente lavoro è la misura del contenuto di polifenoli totali (TPC) su campioni di propolis provenienti da zone di differente tipologia territoriale (barena, campagna coltivata, bosco collinare). A tal scopo sono stati utilizzati i tre metodi Folin-Ciocalteau (FC), quenching del DPPH ed un saggio enzimatico messo a punto dal presente gruppo di ricerca. I risultati ottenuti, seppure dipendenti dalle caratteristiche specifiche delle tre metodiche, dimostrano inequivocabilmente un elevato contenuto di polifenoli: in termini approssimativi circa il 40% del peso del propolis risulta essere mediamente costituito da polifenoli (espressi come catechina equivalente). I dati ottenuti sono in sintonia con quelli risultanti da misure di inibizione della perossidazione lipidica (ossidazione, ad opera dell'ossigeno molecolare, di acido linoleico disperso in micelle di sodiododecilsolfato), dalle quali si osserva, per tutti i campioni esaminati, una straordinaria capacità antiossidante del propolis, paragonabile a quella della catechina assunta come riferimento. Dallo studio delle interazioni del propolis sui liposomi, effettuato con le tecniche di calorimetria a scansione differenziale (DSC) e di risonanza di spin elettronico (ESR), utilizzando la metodica dello spin-label, emerge una limitata variazione della temperatura di transizione di fase (transizione principale) e cambiamenti minimi dei profili degli spettri ESR. L'insieme dei risultati ottenuti porta alla conclusione che il propolis, pur non provocando significative modificazioni delle proprietà di membrana, agisce in modo molto efficace contro la loro degradazione perossidativa, in virtù del suo elevato contenuto di polifenoli.
2008
propolis
antioxidants
total polyphenols
lyposoms
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/404123
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