Negli studi e nelle pubblicazioni di Charles Bally centrale è l'interesse per la lingua greca, come dimostrano la tesi di dottorato, il viaggio in Grecia, le comunicazioni alla Société de linguistique de Paris, gli articoli pubblicati nei Mémoires tra il 1900 ed il 1904 ed i corsi tenuti all'Università di Ginevra. Alla lingua greca Bally torna al termine della sua vita e della sua carriera scientifica con un testo dedicato all'accentuazione, intitolato Manuel d'accentuation grecque, apparso nel 1945. Per utilizzare una felice espressione di Maurice Leroy, questo piccolo testo di appena 130 pagine costituisce il "testamento scientifico" del linguista ginevrino. Al centro vi è un tema verso il quale Bally nutriva un interesse antico: egli aveva infatti partecipato alla revisione delle bozze del Traité d'accentuation grècque di Vendreys (1904), testo che aveva aperto la strada ad una serie di riflessioni al centro di uno scambio epistolare con l'amico e collega Max Niedermann. Il Manuel d'accentuation grecque costituisce un'opera molto interessante dal punto di vista terminologico, nella quale si evidenziano due tendenze, l'una verso la conservazione della terminologia tradizionale - anche quando errata - e l'altra verso l'innovazione. Entrambe queste tendenze sono dettate dall'intento primo di scrivere un manuale pratico e chiaro per gli studenti che debbono cimentarsi con l'accentuazione di un testo greco. Così ad esempio viene perpetuato un errore radicato nella tradizione per cui anche Bally non distingue tra tono e accento: "On désigne souvent l'accent musical par le terme de ton (cf. syllabe tonique etc.) Pour des raisons pratiques, nous conservons le mot usuel, qui, ici, ne porte à aucune équivoque. » (Bally, 1945 : 12). Tuttavia, Bally non rinuncia ad introdurre neologismi che ritiene funzionali al suo scopo didattico. Proprio lo studio dell'innovazione terminologica - e concettuale - del Manuel d'accentuation grecque costituisce il tema fondamentale del presente contributo. Nella fattispecie, si vuole mostrare la profonda influenza che ebbe sulla redazione del Manuel il corso di lituano tenuto da Ferdinand de Saussure e seguito da Bally nell'anno accademico 1901-1902 all'Università di Ginevra. Di queste lezioni restano gli appunti di Bally oggi conservati presso la BGE (Ms. fr. 5133). Sin da una prima lettura, emerge come nel corso dedicato alla lingua lituana, Saussure si concentri principalmente sulle problematiche connesse all'accentuazione, confidando le sue teorie rivoluzionarie ad una terminologia altrettanto innovativa. Parte di questa terminologia viene ripresa quaranta anni più tardi da Bally ed adattata al sistema accentuale del greco. Nel mio contributo mostrerò che il debito verso il maestro non è soltanto terminologico, ma anche e soprattutto teorico e metodologico: Bally cerca di condurre per l'accento greco quello stesso studio che Saussure aveva condotto per l'accento lituano, adottando la stessa prospettiva sincronica del maestro.
Una dipendenza insospettata: dall'accentuazione lituana di Saussure all'accentuazione greca di Bally
Piccini S
2018
Abstract
Negli studi e nelle pubblicazioni di Charles Bally centrale è l'interesse per la lingua greca, come dimostrano la tesi di dottorato, il viaggio in Grecia, le comunicazioni alla Société de linguistique de Paris, gli articoli pubblicati nei Mémoires tra il 1900 ed il 1904 ed i corsi tenuti all'Università di Ginevra. Alla lingua greca Bally torna al termine della sua vita e della sua carriera scientifica con un testo dedicato all'accentuazione, intitolato Manuel d'accentuation grecque, apparso nel 1945. Per utilizzare una felice espressione di Maurice Leroy, questo piccolo testo di appena 130 pagine costituisce il "testamento scientifico" del linguista ginevrino. Al centro vi è un tema verso il quale Bally nutriva un interesse antico: egli aveva infatti partecipato alla revisione delle bozze del Traité d'accentuation grècque di Vendreys (1904), testo che aveva aperto la strada ad una serie di riflessioni al centro di uno scambio epistolare con l'amico e collega Max Niedermann. Il Manuel d'accentuation grecque costituisce un'opera molto interessante dal punto di vista terminologico, nella quale si evidenziano due tendenze, l'una verso la conservazione della terminologia tradizionale - anche quando errata - e l'altra verso l'innovazione. Entrambe queste tendenze sono dettate dall'intento primo di scrivere un manuale pratico e chiaro per gli studenti che debbono cimentarsi con l'accentuazione di un testo greco. Così ad esempio viene perpetuato un errore radicato nella tradizione per cui anche Bally non distingue tra tono e accento: "On désigne souvent l'accent musical par le terme de ton (cf. syllabe tonique etc.) Pour des raisons pratiques, nous conservons le mot usuel, qui, ici, ne porte à aucune équivoque. » (Bally, 1945 : 12). Tuttavia, Bally non rinuncia ad introdurre neologismi che ritiene funzionali al suo scopo didattico. Proprio lo studio dell'innovazione terminologica - e concettuale - del Manuel d'accentuation grecque costituisce il tema fondamentale del presente contributo. Nella fattispecie, si vuole mostrare la profonda influenza che ebbe sulla redazione del Manuel il corso di lituano tenuto da Ferdinand de Saussure e seguito da Bally nell'anno accademico 1901-1902 all'Università di Ginevra. Di queste lezioni restano gli appunti di Bally oggi conservati presso la BGE (Ms. fr. 5133). Sin da una prima lettura, emerge come nel corso dedicato alla lingua lituana, Saussure si concentri principalmente sulle problematiche connesse all'accentuazione, confidando le sue teorie rivoluzionarie ad una terminologia altrettanto innovativa. Parte di questa terminologia viene ripresa quaranta anni più tardi da Bally ed adattata al sistema accentuale del greco. Nel mio contributo mostrerò che il debito verso il maestro non è soltanto terminologico, ma anche e soprattutto teorico e metodologico: Bally cerca di condurre per l'accento greco quello stesso studio che Saussure aveva condotto per l'accento lituano, adottando la stessa prospettiva sincronica del maestro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.