La crisi economica associata al covid-19 avrà una dimensione asimmetrica nel senso che ci saranno settori pesantemente colpiti mentre altri paradossalmente potranno trarne un vantaggio. Tra questi i produttori di contenuti digitali, le Information and communication technologies inclusi i data analysts, l'istruzione, il settore sanitario compresi i settori industriali connessi, l'e-commerce. Per questi settori infatti le disposizioni governative di confinamento dei cittadini nelle proprie abitazioni ha determinato un incremento di domanda che si è a sua volta tradotti in una spinta e una esigenza di rapida crescita attraverso la digitalizzazione. Nelle prime settimane della crisi covid-19 (metà marzo) , in parallelo con il boom dello smartworking e della teledidattica che ha accompagnato la 'clausura' forzata delle persone costrette a lavorare o interagire da casa, si stima che in base alla città e al momento della giornata sulla rete di Open Fiber il traffico in download sia aumentato dal 40 al 70% (dati Openfiber) mentre quello in upload addirittura del 300%. MIX, il principale internet exchange italiano - ossia il luogo in cui i produttori di contenuti si scambiano il traffico dati - ha comunicato di aver raggiunto in questi giorni il picco massimo di utilizzo della rete. L'importanza delle reti ultraveloci è diventata ancora più evidente . Il presente articolo si occupa di questo secondo gruppo di attività ma non certo con l'obiettivo, fondamentale ma non attuabile se non in modo del tutto aleatorio vista l'assenza di dati, di stimare gli impatti, quanto piuttosto con l'intento di fare il punto sulla dotazione infrastrutturale digitale della regione nel momento in cui l'emergenza covid-19 è esplosa in tutta la sua gravità obbligando governo e amministrazione regionale a decisioni restrittive. Ne emerge una fotografia nuovamente asimmetrica con aree del paese preparate a cogliere le opportunità del digitale e altre tagliate fuori per l'assenza dell'infrastruttura telematica di base. In montagna in particolare la carenza di connessioni internet adeguate agli standard tecnici attuali si presenta come un ulteriore, preoccupante fattore di indebolimento di un territorio oggi già molto provato dall'isolamento e dalla presenza di una popolazione a alto rischio rispetto agli effetti del covid-19 e che domani, finita la crisi, potrebbe non avere gli strumenti per ripartire alla stessa velocità degli altri territori.

Dotazione telematica e digitalizzazione del Piemonte all'esplodere dell'epidemia da covid-19

ROTA FS
2020

Abstract

La crisi economica associata al covid-19 avrà una dimensione asimmetrica nel senso che ci saranno settori pesantemente colpiti mentre altri paradossalmente potranno trarne un vantaggio. Tra questi i produttori di contenuti digitali, le Information and communication technologies inclusi i data analysts, l'istruzione, il settore sanitario compresi i settori industriali connessi, l'e-commerce. Per questi settori infatti le disposizioni governative di confinamento dei cittadini nelle proprie abitazioni ha determinato un incremento di domanda che si è a sua volta tradotti in una spinta e una esigenza di rapida crescita attraverso la digitalizzazione. Nelle prime settimane della crisi covid-19 (metà marzo) , in parallelo con il boom dello smartworking e della teledidattica che ha accompagnato la 'clausura' forzata delle persone costrette a lavorare o interagire da casa, si stima che in base alla città e al momento della giornata sulla rete di Open Fiber il traffico in download sia aumentato dal 40 al 70% (dati Openfiber) mentre quello in upload addirittura del 300%. MIX, il principale internet exchange italiano - ossia il luogo in cui i produttori di contenuti si scambiano il traffico dati - ha comunicato di aver raggiunto in questi giorni il picco massimo di utilizzo della rete. L'importanza delle reti ultraveloci è diventata ancora più evidente . Il presente articolo si occupa di questo secondo gruppo di attività ma non certo con l'obiettivo, fondamentale ma non attuabile se non in modo del tutto aleatorio vista l'assenza di dati, di stimare gli impatti, quanto piuttosto con l'intento di fare il punto sulla dotazione infrastrutturale digitale della regione nel momento in cui l'emergenza covid-19 è esplosa in tutta la sua gravità obbligando governo e amministrazione regionale a decisioni restrittive. Ne emerge una fotografia nuovamente asimmetrica con aree del paese preparate a cogliere le opportunità del digitale e altre tagliate fuori per l'assenza dell'infrastruttura telematica di base. In montagna in particolare la carenza di connessioni internet adeguate agli standard tecnici attuali si presenta come un ulteriore, preoccupante fattore di indebolimento di un territorio oggi già molto provato dall'isolamento e dalla presenza di una popolazione a alto rischio rispetto agli effetti del covid-19 e che domani, finita la crisi, potrebbe non avere gli strumenti per ripartire alla stessa velocità degli altri territori.
2020
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
covid-19
ICT
Piemonte
società digitale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/405667
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