This work deals with the role that terraced shelves have had and still have or could have in Liguria, for the region agricultural activities. Considered the oldest and most obvious form of anthropization of the territory to obtain fields to cultivate on slopes, these shelves, called FASCE, have gone through alternate events in the course of history. They have deeply marked the landscape with various crops, different cultivation techniques and the use of local resources. Thus, they have written the specific history and a particular culture of these places. In these pages, we will very generally tell their story placing them, as far as possible, in the broader context of the local communities that have built and rebuilt them, over the centuries, on the bases of an empirical technical knowledge. In recent years, the multiplicity of interdisciplinary studies on terraced areas has been motivated by the belief that these rural spaces represent an exemplary model for a multifunctional agriculture and an integrated and sustainable management of the territory. After numerous multidisciplinary studies on these FASCE, considering also the frequent hydro geological instability triggered by their abandonment, today particular attention is being paid to this great collective work, for an economic and social recovery of the terraced landscape. FASCE are considered rural areas where biodiversity has somehow been preserved and where it is still possible to activate healthier agriculture from many points of view. This is why this article proposes a further enhancement of the products grown in these terroirs / rural areas with the application, on a voluntary basis, of the geological product label (EGP) able to highlight the close link of the product with the territory and the environment that makes it certain and unique.

Introduzione In questo lavoro cercheremo di evidenziare il ruolo che i ripiani terrazzati hanno avuto e ancora hanno o potrebbero avere in Liguria, per l'attività agricola della regione. Considerati la più antica ed evidente forma di antropizzazione del territorio per ricavare dei campi coltivabili su versanti - opera che ha richiesto una riflessione tecnica ed un saper fare apparentemente semplice - questi ripiani, che in gergo sono detti fasce, hanno conosciuto alterne vicende nel corso della storia; da continue espansioni in zone incolte a ripetuti abbandoni fino ad oggi, segnando profondamente il paesaggio con varie coltivazioni, differenti tecniche colturali, uso di risorse locali, scrivendo una specifica storia e particolare cultura dei luoghi. Racconteremo in queste pagine, la loro storia molto in generale e per quanto possibile, inserendole nel più ampio contesto delle comunità locali che le hanno costruite e ricostruite nei secoli, su conoscenze tecniche empiriche. In questi ultimi anni, la molteplicità degli studi di carattere interdisciplinare sulle aree terrazzate e, in particolare, considerando il lavoro assiduo di chi ci vive e le presiede con buone pratiche, sono stati motivati dalla convinzione che questi spazi rurali rappresentino un modello esemplare per un'agricoltura multifunzionale e una gestione integrata e sostenibile del territorio. Dopo numerosi studi a carattere multidisciplinare sulle fasce - considerati anche i frequenti dissesti idrogeologici innescati a causa del loro abbandono - oggi è rivolta una particolare attenzione verso questa grandiosa opera collettiva, per una ripresa economica e sociale del paesaggio terrazzato. E l'impulso è dovuto al forte impegno dell'ITLA e al recente riconoscimento UNESCO dell'arte della costruzione dei muri in pietra a secco, conoscenze e tecniche nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità, categoria immateriale. Considerati spazi rurali dove la biodiversità ha potuto in qualche modo conservarsi ed è ancora possibile attivare una agricoltura più sana sotto molti punti di vista, si è pensato di proporre in questo articolo, oltre ad un efficace e concreto recupero tecnico/materiale dei terrazzamenti, anche una valorizzazione ulteriore dei prodotti coltivati in questi terroir/spazi rurali con l'applicazione, su base volontaria, dell'etichetta geologica di prodotto (EGP) in grado di evidenziare, come avremo modo di spiegare, lo stretto legame del prodotto con il territorio e l'ambiente, rendendolo certo ed unico.

Le fasce in Liguria: dal dissesto al recupero verso nuove opportunità L'etichetta geologica di prodotto (EGP)

Giovanni Ghiglione
2020

Abstract

This work deals with the role that terraced shelves have had and still have or could have in Liguria, for the region agricultural activities. Considered the oldest and most obvious form of anthropization of the territory to obtain fields to cultivate on slopes, these shelves, called FASCE, have gone through alternate events in the course of history. They have deeply marked the landscape with various crops, different cultivation techniques and the use of local resources. Thus, they have written the specific history and a particular culture of these places. In these pages, we will very generally tell their story placing them, as far as possible, in the broader context of the local communities that have built and rebuilt them, over the centuries, on the bases of an empirical technical knowledge. In recent years, the multiplicity of interdisciplinary studies on terraced areas has been motivated by the belief that these rural spaces represent an exemplary model for a multifunctional agriculture and an integrated and sustainable management of the territory. After numerous multidisciplinary studies on these FASCE, considering also the frequent hydro geological instability triggered by their abandonment, today particular attention is being paid to this great collective work, for an economic and social recovery of the terraced landscape. FASCE are considered rural areas where biodiversity has somehow been preserved and where it is still possible to activate healthier agriculture from many points of view. This is why this article proposes a further enhancement of the products grown in these terroirs / rural areas with the application, on a voluntary basis, of the geological product label (EGP) able to highlight the close link of the product with the territory and the environment that makes it certain and unique.
2020
Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile - IRCrES
Introduzione In questo lavoro cercheremo di evidenziare il ruolo che i ripiani terrazzati hanno avuto e ancora hanno o potrebbero avere in Liguria, per l'attività agricola della regione. Considerati la più antica ed evidente forma di antropizzazione del territorio per ricavare dei campi coltivabili su versanti - opera che ha richiesto una riflessione tecnica ed un saper fare apparentemente semplice - questi ripiani, che in gergo sono detti fasce, hanno conosciuto alterne vicende nel corso della storia; da continue espansioni in zone incolte a ripetuti abbandoni fino ad oggi, segnando profondamente il paesaggio con varie coltivazioni, differenti tecniche colturali, uso di risorse locali, scrivendo una specifica storia e particolare cultura dei luoghi. Racconteremo in queste pagine, la loro storia molto in generale e per quanto possibile, inserendole nel più ampio contesto delle comunità locali che le hanno costruite e ricostruite nei secoli, su conoscenze tecniche empiriche. In questi ultimi anni, la molteplicità degli studi di carattere interdisciplinare sulle aree terrazzate e, in particolare, considerando il lavoro assiduo di chi ci vive e le presiede con buone pratiche, sono stati motivati dalla convinzione che questi spazi rurali rappresentino un modello esemplare per un'agricoltura multifunzionale e una gestione integrata e sostenibile del territorio. Dopo numerosi studi a carattere multidisciplinare sulle fasce - considerati anche i frequenti dissesti idrogeologici innescati a causa del loro abbandono - oggi è rivolta una particolare attenzione verso questa grandiosa opera collettiva, per una ripresa economica e sociale del paesaggio terrazzato. E l'impulso è dovuto al forte impegno dell'ITLA e al recente riconoscimento UNESCO dell'arte della costruzione dei muri in pietra a secco, conoscenze e tecniche nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità, categoria immateriale. Considerati spazi rurali dove la biodiversità ha potuto in qualche modo conservarsi ed è ancora possibile attivare una agricoltura più sana sotto molti punti di vista, si è pensato di proporre in questo articolo, oltre ad un efficace e concreto recupero tecnico/materiale dei terrazzamenti, anche una valorizzazione ulteriore dei prodotti coltivati in questi terroir/spazi rurali con l'applicazione, su base volontaria, dell'etichetta geologica di prodotto (EGP) in grado di evidenziare, come avremo modo di spiegare, lo stretto legame del prodotto con il territorio e l'ambiente, rendendolo certo ed unico.
landscape terraces
material culture
agriculture history
geological label product
geomorfology
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/405676
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