Abstract La vita, almeno così come la conosciamo, ha bisogno di acqua liquida per svilupparsi e mantenersi giacché le reazioni metaboliche di base avvengono in fase acquosa, e questo genera limitazioni importanti per poter essere ospitata su un pianeta, sia sulla chimica (presenza di acqua libera in superficie) che sulla fisica (temperatura e pressione in superficie), e quindi sul suo clima. Verso il traguardo degli 8 miliardi di esseri umani, la Terra non appare più tanto grande per il fabbisogno idrico della specie, che ammonta ad oltre 5 x10^3 km^3/anno. Tale valore arriva a raddoppiare se calcolato come impronta idrologica ossia come quantità totale di acqua mobilizzata per tutte le attività umane. In ogni caso, il nostro fabbisogno è ancora inferiore al bilancio totale tra evapotraspirazione (evaporazione di superficie + traspirazione della copertura vegetale) e precipitazione sulla terraferma, dal quale dipende la ricarica delle risorse idriche. Tuttavia il rapido aumento della popolazione e quindi dell'utilizzo (che va avvicinandosi al limite del bilancio naturale), la disuniforme distribuzione legata al clima delle diverse aree del pianeta e il fatto che l'acqua utilizzata nelle principali attività (industria, agricoltura ed anche uso domestico) spesso non possa essere direttamente riutilizzata o rimessa nel ciclo ambientale, fanno sì che la disponibilità di acqua dolce costituisca un problema di importanza crescente.

Clima e risorse idriche tra atmosfera e sottosuolo

PAOLO MARTANO;MARCO DELLE ROSE
2020

Abstract

Abstract La vita, almeno così come la conosciamo, ha bisogno di acqua liquida per svilupparsi e mantenersi giacché le reazioni metaboliche di base avvengono in fase acquosa, e questo genera limitazioni importanti per poter essere ospitata su un pianeta, sia sulla chimica (presenza di acqua libera in superficie) che sulla fisica (temperatura e pressione in superficie), e quindi sul suo clima. Verso il traguardo degli 8 miliardi di esseri umani, la Terra non appare più tanto grande per il fabbisogno idrico della specie, che ammonta ad oltre 5 x10^3 km^3/anno. Tale valore arriva a raddoppiare se calcolato come impronta idrologica ossia come quantità totale di acqua mobilizzata per tutte le attività umane. In ogni caso, il nostro fabbisogno è ancora inferiore al bilancio totale tra evapotraspirazione (evaporazione di superficie + traspirazione della copertura vegetale) e precipitazione sulla terraferma, dal quale dipende la ricarica delle risorse idriche. Tuttavia il rapido aumento della popolazione e quindi dell'utilizzo (che va avvicinandosi al limite del bilancio naturale), la disuniforme distribuzione legata al clima delle diverse aree del pianeta e il fatto che l'acqua utilizzata nelle principali attività (industria, agricoltura ed anche uso domestico) spesso non possa essere direttamente riutilizzata o rimessa nel ciclo ambientale, fanno sì che la disponibilità di acqua dolce costituisca un problema di importanza crescente.
2020
Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC - Sede Secondaria Lecce
Clima
Ciclo idrologico
Acquiferi costieri
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