The paper focuses on the scenographic character of ancient architecture and the theatricality as an essential feature of the social rituals in the Greek city. This approach is discussed through the analysis of the Sanctuary of Apollo at Cyrene. In fact, during the late-Classical and Hellenistic period, it became a composite stage for the celebration of festive events and the manipulation of perceptive and emotional experience of the worshippers. In particular, the paper focuses on the Propylaeum of Praxiadas and the Donarium of the Strategoi (late-Classical period), which represent different ways to inflect the theme of theatricality in architecture. The Propyleum of Praxiadas and the monuments built around it during the 3rd and 2nd century BC are examples of architectures strongly influenced by a theatrical conception of the ritual experience. In details, they were connected to the purification and solemn entrance to the sacred space, aiming at a synesthetic intensification of the ritual performance. The Donarium of the Strategoi, a sophisticated case of illusionistic architecture, is discussed as a concrete application of the most innovative ideas about vision, perception and illusion, i.e. about the cognitive potential of view, whose results were reflected in the contemporary artistic productions linked to the painted skenographiai.

Il contributo si inserisce nell'ambito delle ricerche sulla dimensione scenografica dell'architettura antica e sul tema della teatralità quale fattore essenziale dei rituali collettivi nella città greca. Tale approccio viene illustrato attraverso l'analisi del Santuario di Apollo a Cirene, che nel corso dell'età tardo-classica ed ellenistica acquisì tutte le caratteristiche di un composito palcoscenico funzionale alla celebrazione degli eventi festivi e ad un'efficace manipolazione dell'esperienza percettiva ed emozionale dei fedeli. In particolare, l'articolo si focalizza sul Propileo di Praxiadas e sul Donario degli Strateghi, edifici di età tardo-classica che appaiono esemplificativi di due differenti modi di declinare il tema della teatralità nell'architettura. Il Propileo di Praxiadas e il complesso di monumenti che intorno ad esso si venne agglutinando nel III e II sec. a.C. rappresentano architetture fortemente influenzate da una concezione teatrale della festa e da una volontà di intensificazione sinestetica dell'esperienza rituale incentrata sull'ingresso solenne allo spazio sacro. Il Donario degli Strateghi, esempio raffinato di un'architettura illusionistica, costituisce l'applicazione delle più innovative riflessioni, nel campo delle arti, delle scienze e della filosofia, sul tema della visione, percezione ed illusione, ovvero sulle potenzialità cognitive della vista, i cui esiti trovarono concreta sperimentazione nelle skenographiai dipinte dei teatri.

Teatralità e illusione nel Santuario di Apollo a Cirene: il Propileo di Praxiadas e il Donario degli Strateghi

Tommaso Ismaelli
2018

Abstract

The paper focuses on the scenographic character of ancient architecture and the theatricality as an essential feature of the social rituals in the Greek city. This approach is discussed through the analysis of the Sanctuary of Apollo at Cyrene. In fact, during the late-Classical and Hellenistic period, it became a composite stage for the celebration of festive events and the manipulation of perceptive and emotional experience of the worshippers. In particular, the paper focuses on the Propylaeum of Praxiadas and the Donarium of the Strategoi (late-Classical period), which represent different ways to inflect the theme of theatricality in architecture. The Propyleum of Praxiadas and the monuments built around it during the 3rd and 2nd century BC are examples of architectures strongly influenced by a theatrical conception of the ritual experience. In details, they were connected to the purification and solemn entrance to the sacred space, aiming at a synesthetic intensification of the ritual performance. The Donarium of the Strategoi, a sophisticated case of illusionistic architecture, is discussed as a concrete application of the most innovative ideas about vision, perception and illusion, i.e. about the cognitive potential of view, whose results were reflected in the contemporary artistic productions linked to the painted skenographiai.
2018
978-88-7140-901-6
Il contributo si inserisce nell'ambito delle ricerche sulla dimensione scenografica dell'architettura antica e sul tema della teatralità quale fattore essenziale dei rituali collettivi nella città greca. Tale approccio viene illustrato attraverso l'analisi del Santuario di Apollo a Cirene, che nel corso dell'età tardo-classica ed ellenistica acquisì tutte le caratteristiche di un composito palcoscenico funzionale alla celebrazione degli eventi festivi e ad un'efficace manipolazione dell'esperienza percettiva ed emozionale dei fedeli. In particolare, l'articolo si focalizza sul Propileo di Praxiadas e sul Donario degli Strateghi, edifici di età tardo-classica che appaiono esemplificativi di due differenti modi di declinare il tema della teatralità nell'architettura. Il Propileo di Praxiadas e il complesso di monumenti che intorno ad esso si venne agglutinando nel III e II sec. a.C. rappresentano architetture fortemente influenzate da una concezione teatrale della festa e da una volontà di intensificazione sinestetica dell'esperienza rituale incentrata sull'ingresso solenne allo spazio sacro. Il Donario degli Strateghi, esempio raffinato di un'architettura illusionistica, costituisce l'applicazione delle più innovative riflessioni, nel campo delle arti, delle scienze e della filosofia, sul tema della visione, percezione ed illusione, ovvero sulle potenzialità cognitive della vista, i cui esiti trovarono concreta sperimentazione nelle skenographiai dipinte dei teatri.
Greek architecture
Greek archaeology
Cyrene
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/406041
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