La gestione dell'emergenza pandemica - nella fase del lockdown e in quella immediatamente successiva - ha contribuito a porre in evidenza temi già da tempo in attesa di una più decisa attenzione da parte delle politiche pubbliche. Nello specifico, il dibattito sulle cosiddette aree interne si è arricchito di ulteriori spunti di riflessione. Cionondimeno ha anche mostrato una preoccupante tendenza a banalizzare la complessità delle questioni in gioco in nome della ricerca di nuovi - rapidi e strumentali - equilibri tra territori marginali e in condizioni di fragilità (ambientale, socioeconomica e demografica), e le situazioni urbane più antropizzate e dinamiche (per flussi e attività) duramente colpite da Covid-19. La deriva sottesa a simili discorsi è verso un approccio emergenziale e straordinario, usato quale pretesto per mettere, ancora una volta, in secondo piano dinamiche ed esigenze di comunità e territori il cui trattamento necessita di politiche di medio-lungo periodo, attente alle specificità dei contesti e delle loro possibili e sostenibili traiettorie di sviluppo. Politiche che inglobino la prevenzione e la gestione del rischio, quale componente di un approccio integrato di rigenerazione territoriale. Il paper, sviluppato nell'ambito del Gruppo Tematico Aree Interne e Dintorni della Società Scientifica degli Urbanisti (SIU) del quale le autrici sono co-coordinatrici, rappresenta un ulteriore passo verso la definizione di una Atlante delle aree interne, oltre la SNAI.
Oltre il Covid, politiche ecologiche territoriali per aree interne e dintorni.
2020
Abstract
La gestione dell'emergenza pandemica - nella fase del lockdown e in quella immediatamente successiva - ha contribuito a porre in evidenza temi già da tempo in attesa di una più decisa attenzione da parte delle politiche pubbliche. Nello specifico, il dibattito sulle cosiddette aree interne si è arricchito di ulteriori spunti di riflessione. Cionondimeno ha anche mostrato una preoccupante tendenza a banalizzare la complessità delle questioni in gioco in nome della ricerca di nuovi - rapidi e strumentali - equilibri tra territori marginali e in condizioni di fragilità (ambientale, socioeconomica e demografica), e le situazioni urbane più antropizzate e dinamiche (per flussi e attività) duramente colpite da Covid-19. La deriva sottesa a simili discorsi è verso un approccio emergenziale e straordinario, usato quale pretesto per mettere, ancora una volta, in secondo piano dinamiche ed esigenze di comunità e territori il cui trattamento necessita di politiche di medio-lungo periodo, attente alle specificità dei contesti e delle loro possibili e sostenibili traiettorie di sviluppo. Politiche che inglobino la prevenzione e la gestione del rischio, quale componente di un approccio integrato di rigenerazione territoriale. Il paper, sviluppato nell'ambito del Gruppo Tematico Aree Interne e Dintorni della Società Scientifica degli Urbanisti (SIU) del quale le autrici sono co-coordinatrici, rappresenta un ulteriore passo verso la definizione di una Atlante delle aree interne, oltre la SNAI.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.