Virtual Museum enriched by GIS data to share science and culture. Church of Saint Stephen in Umm Ar-Rasas (Jordan)

Umm ar-Rasas is a Jordan archaeological site, located 30 km southeast of the city of Madaba, in the northern part of Wadi Mujib. It preserves findings dating back the period from the end of 3rd to the 9th century AD and, since 2004, it belongs to the world heritage list of UNESCO. In 2015 a multidisciplinary work was undertaken over the archaeological site, mainly focusing on the Church of Saint Stephen, with the main purpose of enhancing the knowledge and documenting the conservation state of the polychrome mosaic floor, which covers the entire surface of the hall and presbytery. A huge amount of data has been collected, coming from archaeological and historical investigations, geophysics and geodetic inspections and geomatics surveying, which produced also a true orthophoto of the mosaic floor. Data has been organized in a geo-database, facilitating the exchange of information between different actors. Moreover, the management of data within a dedicated Geographic Information System (GIS), has allowed in-depth analysis for understanding the evolution of the iconographic repertoire that, over the centuries, has undergone several disfigurements due to the iconoclastic age. The knowledge of the mosaic has also been vital for the implementation of multimedia applications and for the creation of virtual experiences, in which the information can be conveyed and visualized directly on the virtual reconstruction of the whole archaeological site. The innovation of the proposed work, is therefore in the management of a data flow that can be exploited by different actors through different platforms: experts, thanks to the use of GIS, and visitors with the use of multimedia applications (such as Augmented Reality (AR) or high-resolution web visualization) for dissemination purposes, in order to preserve this priceless mankind heritage.

Umm ar-Rasas è un sito archeologico della Giordania, situato a 30 km a sud-est della città di Madaba, nella parte settentrionale del Wadi Mujib. Conserva reperti risalenti al periodo che va dalla fine del III al IX secolo d.C. e, dal 2004, fa parte della lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Nel 2015 è stato intrapreso un lavoro multidisciplinare sul sito archeologico, incentrato principalmente sulla Chiesa di Santo Stefano, con lo scopo principale di valorizzare la conoscenza e documentare lo stato di conservazione del pavimento a mosaico policromo, che ricopre l'intera superficie dell'aula e del presbiterio . E 'stata raccolta un'enorme mole di dati, provenienti da indagini archeologiche e storiche, ispezioni geofisiche e geodetiche e rilievi geomatici, che hanno prodotto anche una vera ortofoto del pavimento musivo. I dati sono stati organizzati in un geo-database, facilitando lo scambio di informazioni tra diversi attori. Inoltre, la gestione dei dati all'interno di un Sistema Informativo Geografico (GIS) dedicato, ha consentito approfondimenti per comprendere l'evoluzione del repertorio iconografico che, nei secoli, ha subito diverse deturpazioni dovute all'età iconoclasta. La conoscenza del mosaico è stata fondamentale anche per la realizzazione di applicazioni multimediali e per la creazione di esperienze virtuali, in cui le informazioni possono essere veicolate e visualizzate direttamente sulla ricostruzione virtuale dell'intero sito archeologico. L'innovazione del lavoro proposto, sta quindi nella gestione di un flusso di dati che può essere sfruttato da diversi attori attraverso diverse piattaforme: esperti, grazie all'utilizzo del GIS, e visitatori con l'utilizzo di applicazioni multimediali (come la Realtà Aumentata ( AR) o visualizzazione web ad alta risoluzione) a scopo divulgativo, al fine di preservare questo inestimabile patrimonio dell'umanità.