Questa esperienza si inquadrata nel più ampio contesto del restauro del Villino Florio a Palermo parzialmente distrutto nel 1962 in seguito ad un incendio. Costruito per volere dalla ricca famiglia Florio dall'architetto Ernesto Basile e realizzato tra il 1899 e il 1902 è questa una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d'Italia e viene considerato uno dei capolavori dell'Art Nouveau anche a livello europeo. Il restauro, condotto dalla Soprintendenza di Palermo ha interessato anche lo scalone monumentale, con il complesso ramage floreale che ne decorava il soffitto. La mancanza di riferimenti progettuali relativi alla sezione del ramage e di cui esiste solo una documentazione fotografica in bianco e nero, ha portato alla necessità di approfondire la problematica della sua ricostruzione seguendo metodi scientifici nuovi ed avanzati. Il modello 3D del ramage, realizzato dall'ITLab del CNR IBAM di Lecce, costituisce la base informativa necessaria alla successiva realizzazione dell'oggetto reale, eseguita con l'ausilio di macchine a controllo numerico su moduli in legno di rovere, assemblati e rifiniti così come apparivano nelle foto d'epoca. Grazie all'approccio numerico è stato possibile controllare l'intero processo di lavorazione e predisporre adeguate opere di rinforzo strutturale atte a sostenere il notevole peso del soffitto.
La ricostruzione del soffitto ligneo del Villino Florio attraverso tecnologie 3D
Francesco GABELLONE;Ivan FERRARI
2017
Abstract
Questa esperienza si inquadrata nel più ampio contesto del restauro del Villino Florio a Palermo parzialmente distrutto nel 1962 in seguito ad un incendio. Costruito per volere dalla ricca famiglia Florio dall'architetto Ernesto Basile e realizzato tra il 1899 e il 1902 è questa una delle prime opere architettoniche in stile Liberty d'Italia e viene considerato uno dei capolavori dell'Art Nouveau anche a livello europeo. Il restauro, condotto dalla Soprintendenza di Palermo ha interessato anche lo scalone monumentale, con il complesso ramage floreale che ne decorava il soffitto. La mancanza di riferimenti progettuali relativi alla sezione del ramage e di cui esiste solo una documentazione fotografica in bianco e nero, ha portato alla necessità di approfondire la problematica della sua ricostruzione seguendo metodi scientifici nuovi ed avanzati. Il modello 3D del ramage, realizzato dall'ITLab del CNR IBAM di Lecce, costituisce la base informativa necessaria alla successiva realizzazione dell'oggetto reale, eseguita con l'ausilio di macchine a controllo numerico su moduli in legno di rovere, assemblati e rifiniti così come apparivano nelle foto d'epoca. Grazie all'approccio numerico è stato possibile controllare l'intero processo di lavorazione e predisporre adeguate opere di rinforzo strutturale atte a sostenere il notevole peso del soffitto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.