La nota descrive i risultati di un rilevamento dei caratteri morfologici, sedimentari ed antropici del corso d'acqua e della pianura alluvionale del torrente Chiani. Il fine & quello di definire il trend evolutivo del sistema fluviale, le condizioni di rischio asso- ciate e di definire criteri di intervento per una corretta gestione del corso d'acqua. Nel tratto finale e in quello mediano della valle del T. Chiani sono in atto intensi pro- cessi di erosione lineare e laterale. Il corso d'acqua é caratterizzato dall'alternanza di tratti d'alveo di tipo fisso -- incisi nel "bedrock" - e di tipo mobile, lungo i quali si é sviluppata una stretta pianura alluvionale. In particolare nel tratto finale, in corrispon- denza della confluenza con il fiume Paglia, sono frequenti fenomeni di inondazione della pianura alluvionale, fortemente antropizzata. Le ragioni di questa sitiazione possono essere ricercate nell'interferenza tra attivita antropica e dinamica dell'alveo: una briglia di notevoli dimensioni, costruita all'nizio del tratto mediano del Chiani, ha costituito una trappola sedimentaria per il trasporto solido proveniente dalla porzione di monte; le opere di sistemazione dei versanti, rea- lizzate nel corso delle ultime decine di anni, hanno determinato una diminuzione del- I'apporto sedimentario al corso d'acqua; le attivita di escavazione in alveo e di prelievo di inerti sono state portate ayanti fino alla fine degli anni '70; la larghezza dell'alveo di piena ¢ stata notevolmente ridotta - come dimostrato dal confronto con i documenti cartografici storici - al fine di guadagnare aree destinate ad uso agricolo. Tali interventi hanno comportato I'insorgere di un forte deficit sedimentario, di un ec- cesso di "stream power" e I'accentuazione di fenomeni di erosione verticale e laterale. 1 picchi di portata, inoltre, erano dissipati -- in passato - dall'inondazione delle piccole aree di pianura alluvionale. Al momento, invece, I'approfondimento dell'alveo consente il deflusso dell'intera onda di piena e le pianure alluvionali possono essere ormai con- siderate relitte, terrazzate, in quanto non vengono pii inondate. In questo modo, le portate di piena dissipano la loro energia pit a valle, in corrispondenza della con- fluenza con il fiume Paglia, inondando zone densamente urbanizzate. La corretta gestione e sistemazione dell'alveo puo quindi essere ottenuta ripristinando la funzione di "casse di espansione naturali" delle pianure alluvionali, situate nella parte bassa e mediana della vaile del Chiani.
Evoluzione e dinamica dell'alveo del torrente Chiani (Umbria): problemi di rischio geologico-idraulico e di conservazione dell'ambiente fisico
Marchesini;
2002
Abstract
La nota descrive i risultati di un rilevamento dei caratteri morfologici, sedimentari ed antropici del corso d'acqua e della pianura alluvionale del torrente Chiani. Il fine & quello di definire il trend evolutivo del sistema fluviale, le condizioni di rischio asso- ciate e di definire criteri di intervento per una corretta gestione del corso d'acqua. Nel tratto finale e in quello mediano della valle del T. Chiani sono in atto intensi pro- cessi di erosione lineare e laterale. Il corso d'acqua é caratterizzato dall'alternanza di tratti d'alveo di tipo fisso -- incisi nel "bedrock" - e di tipo mobile, lungo i quali si é sviluppata una stretta pianura alluvionale. In particolare nel tratto finale, in corrispon- denza della confluenza con il fiume Paglia, sono frequenti fenomeni di inondazione della pianura alluvionale, fortemente antropizzata. Le ragioni di questa sitiazione possono essere ricercate nell'interferenza tra attivita antropica e dinamica dell'alveo: una briglia di notevoli dimensioni, costruita all'nizio del tratto mediano del Chiani, ha costituito una trappola sedimentaria per il trasporto solido proveniente dalla porzione di monte; le opere di sistemazione dei versanti, rea- lizzate nel corso delle ultime decine di anni, hanno determinato una diminuzione del- I'apporto sedimentario al corso d'acqua; le attivita di escavazione in alveo e di prelievo di inerti sono state portate ayanti fino alla fine degli anni '70; la larghezza dell'alveo di piena ¢ stata notevolmente ridotta - come dimostrato dal confronto con i documenti cartografici storici - al fine di guadagnare aree destinate ad uso agricolo. Tali interventi hanno comportato I'insorgere di un forte deficit sedimentario, di un ec- cesso di "stream power" e I'accentuazione di fenomeni di erosione verticale e laterale. 1 picchi di portata, inoltre, erano dissipati -- in passato - dall'inondazione delle piccole aree di pianura alluvionale. Al momento, invece, I'approfondimento dell'alveo consente il deflusso dell'intera onda di piena e le pianure alluvionali possono essere ormai con- siderate relitte, terrazzate, in quanto non vengono pii inondate. In questo modo, le portate di piena dissipano la loro energia pit a valle, in corrispondenza della con- fluenza con il fiume Paglia, inondando zone densamente urbanizzate. La corretta gestione e sistemazione dell'alveo puo quindi essere ottenuta ripristinando la funzione di "casse di espansione naturali" delle pianure alluvionali, situate nella parte bassa e mediana della vaile del Chiani.File | Dimensione | Formato | |
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